#Xenofobia #Gender Bangkok: La battaglia interetnica delle trans

La ladyboy Alisa Phanthusak Kunpalin – Miss Universe – Foto da Facebook @MissTiffanyUniverse

 

Tailandia – Questa settimana, a Bangkok, sono scoppiati violenti scontri tra “ladyboy” autoctone e straniere, poi sfociati in una battaglia. Le violenze che hanno sconvolto la calma abituale di Sukhumvit Road, nella zona a luci rosse, aveva come epicentro l’hotel delle ladyboy filippine. Il termine ladyboy, deriva dalla parola Khmer “kathoey” e descrive i maschi biologici che hanno caratteristiche femminili.

Il fenomeno ladyboy è si legato al transgenerismo occidentale, ma indipendente da esso ed endemico dell’estremo oriente. Queste ladyboys, sia a Bangkok che nel sud-est asiatico, offrono le loro prestazioni sessuali a militari e turisti per lo più stranieri. Tornando alla notizia dei disordini, questi sono iniziati quando alcune migranti trans filippine, hanno malmenato e derubato una ladyboy thailandese.

Le trans filippine, dopo il crimine violento, si sono anche vantate su Instagram scrivendo “f*ck Thai ladyboys” e questa è stata la scintilla che ha fatto esplodere il conflitto interetnico. Le ladyboy thai in cerca di vendetta, sono confluite nella succitata Sukhumvit Road e circondato l’hotel delle ladyboy filippine, hanno dato inizio a una vera battaglia.

Fasi degli scontri e arresti

Il colonnello di polizia Yingyot Suwanno, avvisato degli scontri violenti, ha ordinato alla polizia di intervenire. Al termine della battaglia ha dichiarato: “Dopo aver ricevuto la notizia che un gran numero di lavoratrici trans si stavano affrontando, ho inviato sul posto gli agenti in assetto antisommossa, che hanno fermato le violenze e la zona è stata messa in sicurezza”. Molte delle ladyboy coinvolte, sono poi state portate alla stazione di polizia e interrogate.

Il colonnello Suwanno ha aggiunto: “Abbiamo assicurato a tutte che le giudicheremo con equità, durante gli interrogatori, alcune trans hanno sporto denuncia, e convocheremo i denunciati per interrogarli e identificarli”. Nella stazione di polizia le ladyboy filippine sono state arrestate perché irregolari nel paese e il colonnello ha sottolineato che qualunque trans immigrata non sarà trovata in regola, verrà espulsa dalla Thailandia.

Bangladesh gruppo di ladyboys locali sightsavers

Il fenomeno di Bangkok quale Mecca del sesso, iniziò negli anni ’60 per soddisfare i gusti delle soldataglie di stanza nelle Basi Americane. Un po’ in tutto l’estremo oriente, ma soprattutto in Thailandia, la normale presenza di travestiti, evolvette nell’assai più raffinato, fenomeno ladyboy. Inoltre molte di esse sono davvero molto belle, al contrario di quelle degli altri paesi dell’area.

Secondo i canoni comuni, tale realtà è accettabile, perché composta da adulti senzienti nel soddisfare le soldataglie statunitensi, i turisti e anche le turiste sessuali. A essere allarmante è invece il fenomeno delle bambine e bambini che vengono prostituiti per soddisfare le sordide inclinazioni di soldati USA-NATO, pedofili e pedofile.

Oggi in particolare, la portata dell’abominevole fenomeno tirato in ballo anche nelle recenti inchieste sui traffici del miliardario Jeffrey Epstein, poi “suicidato” in carcere è tale, da aver trasformato il sud-est asiatico e più in generale il Sud del Mondo, in una cloaca nella quale sguazzano sfruttatori e pedofili.

Col. Luciano Bonazzi

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Fonti: per i dati la piattaforma resistthemainstream e i link esterni inseriti nel testo.

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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