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Nel corso del suo mandato teoricamente super partes di Speaker della Camera, nel dicembre 2022, la “signora” Nancy Pelosi, fece passare un fraudolento disegno di legge, creato od oc per favorire il presidente Joe Biden. Grazie a quella mozione ribattezza “final achievement”, la Pelosi finanziò la Casa Bianca con 1,7 trilioni di dollari (meno di due miliardi di miliardi).
Il controverso disegno di legge, che oggi rischia di mandare in rovina l’economia statunitense, era incostituzionale. La pesante eredità che Nancy Pelosi ha lasciato al popolo degli Stati Uniti, ora, grazie a un giudice federale ricade legalmente sulla ex presidente della Camera, in malafede durante il suo mandato.
La sentenza federale mette in discussione l’operato della Pelosi, e ci fa comprendere il gesto dell’ex Presidente Donald Trump, quando si rifiutò stringerle la mano. In base alla sentenza del giudice James Wesley Hendrix, la Pelosi salvò Biden dalle conseguenze per la sconfitta alle elezioni di medio termine e il delirante finanziamento permise a Biden di uscire indenne dal rischio default, rimandando la bancarotta. Quel rischio non era dovuto dal caso, ma era causato dalla pessima gestione economica della Casa Bianca.
Ecco quindi che l’allora presidente della Camera Nancy Pelosi, prossima alla fine del suo mandato, violò la Costituzione per favorire il presidente e collega di partito Biden. Secondo la Costituzione statunitense, l’esercizio della carica di presidente della Camera, è superpartes e i favoritismi sono vietati. Così, il giudice Hendrix, nella sentenza, altro non ha fatto, che basarsi sulla Costituzione.
Inoltre il giudice ha evidenziato che il “final achievement”, venne approvato durante il lock down causato dal Covid 19, quando 226 membri del Congresso su 435 rappresentanti con diritto di voto, erano assenti giustificati, quell’atto fu quindi avallato in maniera fraudolenta, da una minoranza di 209 rappresentanti.
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Fonti: per i dati la piattaforma resistthemainstream e i link esterni inseriti nel testo.
