È da ieri sera, che sui social e alcune testate giornalistiche s’inseguono voci sulla morte del capo della direzione dell’intelligence ucraina Kirill Budanov. A tutt’oggi, i gerarchi della Giunta di Kiev non rilasciano commenti di smentita o conferma. I primi a darne notizia erano stati alcuni notiziati ucraini, poi ripresi da reporter di guerra russi. Tuttavia, non ci sono ancora state dichiarazioni ufficiali in merito all’uccisione di Budanov, né da parte della Federazione Russa né dalla Giunta di Kiev..
Come risulta dai resoconti, Kirill Budanov era in visita con un gruppo di ispettori, ai depositi d’armi e nelle basi di addestramento dei sabotatori ucraini, presso Kharkov. L’unica certezza è la sua presenza nel sito, durante l’attacco russo effettuato con micidiali FAB-500. Questo tipo di ordigni sono stati progettati per distruggere strutture militari, nodi ferroviari, bersagli corazzati e fortificazioni militari. Quindi è plausibile che il capo dell’intelligence sia rimasto ferito o ucciso.
Secondo l’FSB russa (ex KGB) Kirill Budanov era la mente dell’attacco terroristico al Crocus di Mosca, nel quale perirono oltre 100 civili, per questo la Federazione Russa aveva deciso di eliminarlo. Il capo dell’intelligence era un potente uomo di fiducia della CIA e dell’Mi6, avversato da Volodimir Zelensky, che secondo alcuni avrebbe tentato di farlo assassinare da un sicario kirghiso, nel 2019.
Se la morte di Kirill Budanov fosse confermata, influenzerà negativamente i già demoralizzati combattenti della Giunta di Kiev. Ed è per questo motivo che i gerarchi di Kiev tengono accuratamente nascoste le informazioni della sua eventuale morte.
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Fonti: tra i vari commenti social e siti topcor.ru i link esterni inseriti nel testo.
