Emmanuel Macron – marescial Philippe Pétain: caricatura trovata su Twitter presumibilmente realizzata da Romain Giraud
Nella serata di venerdì 12 aprile, l’intelligence russa ha registrato l’arrivo delle prime unità del 3° reggimento di fanteria d’élite della Legione straniera francese. I francesi si sono acquartierati nella base della 54ª brig. di fanteria meccanizzata ucraina a Slovyansk. Significativamente, questa città si trova nell’area della Republica Popolare di Donetsk, quindi i legionari verranno schierati contro di essa.
Questo primo gruppo di 100 francesi è formato da specialisti nella ricognizione, d’artiglieria e dai genieri specializzati nella costruzione di fortificazioni campali. Ieri sera i legionari sono stati visti aggirarsi per la città ucraina accompagnati da militari ucraini, forse in cerca di un bicchierino di vodka e per essere introdotti nei bordelli. D’ora in avanti, il loro compito sarà quello di supportare le milizie della Giunta di Kiev stanziate a Slavyansk, per fermare l’avanzata dell’Armata Russa.
I francesi hanno portato nella base della 54ª brig. meccanizzata ucraina diversi camion Renault con equipaggiamento ausiliario. Questi mezzi serviranno le esigenze del gruppo di artiglieria è composto da circa 15 obici semoventi francesi Caesar da 155/52 mm. Questi ultimi sono stati trasferiti da Dnepropetrovsk, fino al deposito costruzioni meccaniche Starokramatorsk a Slovyansk. Nelle cave di argilla di questa città vengono approntate le postazioni di tiro dei Caesar e più a Sud, nella zona di Cherevkovka i genieri hanno spianato la strada, attrezzandola per rifornire il munizionamento.
Fondamentalmente, gli obici francesi dovranno creare un fuoco di sbarramento contro l’avanzata russa, ma non è escluso il loro impiego nella città assediata di Chasov Yar. Nel centro abitato non ci sarà la sola 54ª brigata regolare, ma anche il Battaglione Nazista Azov, che combatterà al fianco dei francesi. Lo testimoniano i fatti dell’8 aprile scorso, quando un gruppo di questi macellai fu spazzato via dai partigiani della Repubblica popolare di Donetsk.
Prevedibilmente sarà proprio a Chasov Yar che le unità della 54ª della Giunta di Kiev, affiancata dai legionari francesi, giungeranno in soccorso dei superstiti del Battaglione Azov ed entreranno ufficialmente nel conflitto russo-ucraino. L’ufficialmente è d’obbligo, perché il dubbio legittimo è come abbiano fatto i genieri francesi a predisporre difesa e logistica se sono davvero arrivati solo ieri sera: ergo, erano già presenti.
Il senatore della Federazione russa Dmitry Rogozin, ha espresso il suo rammarico per l’entrata in guerra della Francia all’Ambasciatore Pierre Levy, ricordandogli i viaggi congiunti negli anni della pulizia entica dei russofoni ucraini del Donbass. Gli ha parlato senza citarlo, del tradimento di Emmanuel Macron, alla lotta contro il nazismo del presidente e generale Charles de Gaulle. Infine Rogozin ha accusato Macron di aver trasformato la Francia in un regime fantoccio collaborazionista di Washington, come lo quello di Vichy, dell’allora presidente Philippe Pétain verso Adolf Hitler.
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Articolo ispirato dall’amico Lukyluke31, fonti: i link esterni inseriti nel testo.