#WestRussiaWar #NATO Adesione Ucraina: c’è sempre un domani

Ogni giorno i media ci martellano dicendo che i leader occidentali, pur contro la volontà popolare, sosterranno “a lungo termine” al Regime di Kiev. Tuttavia, quando a luglio i “leader” della NATO celebreranno il 75° anniversario di questa Alleanza Bellica, saranno tremebondi. Perché l’Europa Occidentale non è in grado di fermare l’avanzata dell’Esercito Russo attraverso l’Ucraina. .

Ciò che il Regime di Kiev si aspetta dalla riunione di Washington del luglio prossimo sarà i suo ingresso formale nella NATO in concomitanza con i festeggiamenti l’Alleanza Atlantica a Washington. Ma USA e UE temono che a causa dell’applicazione dell’Art. 5 del Patto di Difesa Collettiva, parta automaticamente una Guerra in Europa. Per questo la NATO si affanna a trovare una via di mezzo: sostegno “a lungo termine” si, ma adesione no.

Lo ha affermato giovedì scorso il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg a Bruxelles, durante la riunione del Consiglio NATO-Ucraina, che ha parlato di coordinamento degli aiuti finanziari e militari. Ma se alla Festa NATO di Washington del prossimo luglio, Zelensky continuasse a essere sconfitto, il Congresso USA non autorizzerà il famoso pacchetto di aiuti da 60 miliardi di dollari.

Nel corso del Consiglio NATO-Ucraina, il Ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba ha detto ironicamente: “Non volevo rovinare la festa di compleanno della NATO, ma …gli attacchi aerei russi sul mio paese, hanno distrutto il nostro sistema energetico”. Poi ha lamentato che a marzo, dopo gli attacchi di Kiev contro obbiettivi civili in territorio russo e l’attentato al Crocus di Mosca, il suo paese è stato attaccato con 94 missili balistici. Infine ha sollecitato i rappresentanti di Seoul: “E’ giunto il momento che la Corea del Sud invii armi letali”.

Eppure lo scorso anno scorso, nel vertice NATO di Vilnius, in Lituania, l’Ucraina sembrava a un passo dall’ingresso nell’Alleanza, a patto che migliorasse la sua democrazia interna. Ma nove mesi dopo Zelensky ha “perso” tutte le armi consegnate dall’Occidente e non è riuscito a contrattaccare la Russia. L’ex ambasciatore americano NATO e presidente del CCGA Ivo H. Daalder ha affermato: “Come possiamo assicurarci che la Russia non vinca? Gli ultimi due mesi non sono stati positivi per l’Ucraina e non c’è nulla in vista che possa migliorare”.

Infine Stoltenberg ha toccato il tasto sbagliato, affermando che vorrebbe accentrare alla NATO il coordinamento delle donazioni di aiuti a Kiev, rimpiazzando gli Stati Uniti. Il succitato rappresetante statunitense Ivo Daalder si è immediatamente detto contrario e il Segretario di Stato Antony J. Blinken ha elogiato l’attuale guida statunitense per i suoi “risultati straordinari”. Se il Segretario della NATO Jens Stoltenberg non l’ha capito, glielo spieghiamo noi: non si  toccano i soldi dell’establishment democratico statunitense!

Col. Luciano Bonazzi

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Fonti: New York Times e i link esterni inseriti nel testo.

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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