#Russia Lo scellerato default artificiale imposto dagli USA sarà la fine della finanza neoliberista

 

Domenica scorsa, i nostri media rilanciavano pedissequamente la notizia sul default finanziario della Russia. Nei fatti è accaduto che gli Stati Uniti abbiano agito attivamente per impedire alla Russia che i pagamenti da essa versati giungessero agli obbligazionisti internazionali. Cioè, conseguentemente a un atto d’imperio della Casa Bianca, alle istituzioni finanziarie occidentali è stato vietato di girare agli investitori i pagamenti effettuati da Mosca. Dopo questa manovra diabolica e a causa del mancato versamento ai diretti interessati, la Russia è stata dichiarata inadempiente. Con questa mossa però, gli Stati Uniti si sono spinti troppo oltre, inimicandosi la finanza internazionale che in diversi casi ha subito perdite sostanziose.

La domanda che si pongono ora i mercati internazionali è quanto siano affidabili gli Stati Uniti come partner finanziario. Anche diversi Stati, ora si chiedono se il sistema utilizzato per mettere in default la Russia, non sarà per caso utilizzato anche contro quei paesi che non si adegueranno supinamente a tutti i diktat di Washington, come fa ad esempio l’Italia. Nei fatti, quello utilizzato dagli USA è un metodo mafioso, a causa del quale non ci si deve stupire se molti paesi vorranno sfuggire a quel governo criminale. Forse non è un caso se nuove nazioni stanno aderendo all’organizzazione BRICS, al sistema di trasferimenti bancari MIR alternativo allo Swift, e alla futura valuta alternativa al dollaro che verrà.

Quindi il denaro che la Russia ha versato non è andato perso, ma ne è stato bloccato il trasferimento agli investitori. Ora quei soldi sono fermi in un limbo finanziario gestito dagli gli Stati Uniti, e non è detto che non se ne approprieranno, come hanno fatto con i beni di stato dell’Afghanistan, dopo essere stati sconfitti in quella guerra ventennale. Il primo effetto della manovra è stata di ottenere un nuovo tipo di sanzione più efficace delle precedenti, ma gli USA dovrebbero aspettare un po’ prima di cantar vittoria perché, come abbiamo scritto sopra, con questa mossa saranno loro a perdere l’affidabilità finanziaria sui mercati mondiali. Commentando questo default artificiale, il media internazionale Bloomberg ha scritto: “Per la prima volta in un secolo la Russia è inadempiente ai suoi obblighi sovrani esterni, è il culmine di sanzioni occidentali sempre più severe, che hanno chiuso i canali di pagamento ai creditori stranieri”.

Da parte sua, il New York Times rilanciava: “Domenica la Russia ha mancato la scadenza per effettuare i pagamenti delle obbligazioni, una mossa che segnala il suo primo default sul debito internazionale in più di un secolo”. Il giornale francese Le Figaro, visto che Parigi attendeva con ansia i pagamenti russi, ha usato toni meno asserviti a Washington, sottolineando che la Russia aveva pagato, ma che i pagamenti erano stati bloccati: “I sistemi internazionali di pagamento e compensazione hanno ottenuto i fondi in tempo e per intero e avrebbero avuto i mezzi legali e finanziari per trasferire i fondi in questione ai destinatari finali”. Ecco spiegato cos’è successo, tutto è stato causato da uno scellerato default creato artificialmente. Per quanto la Russia abbia pagato, ora risulta insolvente a causa di una trappola finanziaria: Mosca non è in crisi, ha pagato, ma la mafia occidentale glielo ha impedito.

Col. Luciano Bonazzi

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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