NATO: Il ritorno dello scellerato progetto “Stay Behind”

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NATO: Il ritorno dello scellerato progetto “Stay Behind”

Chi ha qualche annetto, ricorderà l’organizzazione Gladio, un’organizzazione paramilitare clandestina italiana di “Stay Behind” utilizzata dalla NATO per la “Operazione Gladio”, coordinata dalla CIA americana, ufficialmente per contrastare un’ipotetica invasione dell’Europa da parte dell’Unione Sovietica.
L’organizzazione Gladio operò attraverso atti di sabotaggio, guerra psicologica e manipolazioni in collaborazione con i servizi segreti e altre strutture civili e militari.
Dell’esistenza di Gladio, si cominciò a parlare attorno al 1985, cioè, negli anni delle proteste iniziate nel 1968 e culminate nel 1977. Più d’uno, sia a destra che a sinistra, cominciò a sospettare che dietro ai tanti misteri italiani, si celasse una “Strategia della Tensione” pilotata da organizzazioni spionistiche e massoniche che agivano sotto il controllo degli USA-NATO.
Infine l’esistenza di Gladio fu riconosciuta dall’allora Premier italiano Giulio Andreotti il 24 ottobre 1990, quale “struttura di informazione, risposta e salvaguardia”. Nel 2008 l’ex presidente della repubblica Francesco Cossiga, affermò che i padri di Gladio erano Aldo Moro, Paolo Emilio Taviani, Gaetano Martino e i generali Musco e De Lorenzo, capi del SIFAR e che lui era un piccolo amministratore dell’0rganizzazione.
Asserì che gli uomini di Gladio erano ex partigiani legati al Partito d’Azione, alcuni socialisti e socialdemocratici. Era vietato arruolare monarchici, fascisti e comunisti, anche chi aveva parenti vicini a quelle idelogie era escluso.
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Stemma dell’Organizzazione Gladio, con il motto Silendo libertatem servo (“In silenzio, proteggo la libertà”). Anticomunista, antisovietica, atlantista. Coordinata dalla Central Intelligence Agency e dai servizi segreti italiani, aderente alla rete occidentalista “Stay Behind”

Nel 1990 l’esistenza di Gladio venne resa pubblica in Italia, il governo ne ordinò lo scioglimento il 27 luglio 1990. La rete “Stay Behind” era intenazionale, in Belgio era denominata SDRA8, in Danimarca Absalon, in Germania Ovest TD BJD, in Grecia LOK, nel Lussemburgo semplicemente Stay-Behind, nei Paesi Bassi I&O, in Norvegia ROC, nel Portogallo Aginter, in Svizzera P26, in Turchia Contro-Guerriglia ed in Austria OWSGV. I nomi in codice degli eserciti segreti in Francia, Finlandia, Spagna e Svezia sono invece sconosciuti. Gladio era collegata anche alla P2 di Licio Gelli.
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Dal 20 novenbre 2016, in Lituania, sono iniziate le esercitazioni multinazionali “Iron Sword 2016”, alle quali sono state chiamate unità di volontari da tutta l’Europa e Nord’America.
Le esercitazioni “in Lituania” dureranno fino al 3 dicembre e coinvolgeranno 4000 soldati estoni, lettoni, britannici, canadesi, italiani, polacchi, lussemburghesi, Rumeni, Sloveni e Tedeschi.
Questo progetto ricorda le operazioni segrete della NATO condotte negli anni 1970-1980 in Europa occidentale, quando vennero creati gruppi paramilitari illegali da mobilitare in caso di “vittoria comunista” o “invasione sovietica”.
Alcune di quelle organizzazioni segrete erano diventate incontrollabili e si macchiarono di gravi crimini e atti di terrorismo contro i cittadini dei loro paesi: nessuna indagine ha mai potuto incriminare i membri del vecchio “Stay Behind”.
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Volontari di autodifesa polacchi

La Polonia ad esempio è stata la prima a istituire unità di autodifesa volontaria denominati “commando rurali” nello stile della vecchia organizzazione “Gladio”. Sotto l’egida “Stay Behind” può utilizzare i “commando rurali”, ed altre unità sotto copertura per organizzare colpi di stato.
Nel recente minigolpe anomalo contro Erdogan, la NATO utilizzò la locale struttura “Stay Behind” denominata “Contro-Guerriglia”, alla quale aderivano alcuni alti militari turchi. Grazie al preavviso del presidente Putin, i cui operatori avevano intercettato le comunicazioni dei golpisti dalla base russa in Siria, il colpo di stato fallì e ora NATO e UE hanno perso quell’alleato, geopoliticamente fondamentale nell’area medio orientale.
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La nuova brigata di Žemaitija (Iron Wolf) Lituana

In Lituania, in questi giorni, la NATO sta testando la nuova brigata di Žemaitija (Iron Wolf) creata quest’anno. Il 23 novembre scorso, la Lituania ha anche celebrato la Giornata delle Forze Armate. Va sottolineato che con tali esercitazioni, la NATO provoca intenzionalmente la Russia.
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Alti funzionari dell’Alleanza Atlantica insistono che la Russia è una minaccia per i paesi baltici, senza alcuna prova o evidenza. Semmai la minaccia proviene proprio dalla NATO che invia soldati stranieri in Lettonia, Lituania ed Estonia: Una folle provocazione proprio al confine della Russia.

Luciano Bonazzi

Fonti>
-http://www.ikamien.pl/
-http://katehon.com/fr/
-http://ciekawostkihistoryczne.pl/
-http://www.ve.lt/
-http://www.zwiazek-strzelecki.pl/
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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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