L’Italia non ratificherà il CETA

Il neo-ministro italiano dell’Agricoltura annuncia che il nostro paese si opporrà all’accordo.

Il CETA, trattato di libero scambio tra UE e Canada che nei prossimi giorni sarà ratificato nei singoli stati europei, non otterrà il via libera italiano. Il contenuto del testo è pericoloso per la salute e rappresenterebbe il suicidio per le DOP e le IGP italiane.

Questo annuncio pone l’Italia al di fuori delle linee guida degli Stati membri dell’Unione europea, ma rappresenta una diga contro il cibo spazzatura che si vorrebbe propinare ai consumatori e con scarse informazioni in etichetta. Il Parmesan nord’americano ad esempio, è un formaggio che sfrutta l’Italian sound e reca impropriamente il tricolore italiano sulla confezione. Ebbene, un prodotto come questo verrebbe collocato sugli scaffali dei supermercati, accanto a Parmigiano Reggiano e Grana Padano: una mistificazione pericolosa.

Ad anticipare le intenzioni del governo è stato il ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio il 14 giugno scorso. Questa decisione dell’esecutivo è trapelata durante un’intervista al quotidiano La Stampa “Non ratificheremo l’accordo di libero scambio con il Canada, perché protegge solo una piccola parte delle nostre DOP (denominazioni di origine protette) e delle nostre IGP (Indicazioni geografiche protette)”.

Ovviamente questo rifiuto provocherà molte reazioni tra i 28 Stati membri dell’UE (a breve saranno 27 dopo l’annunciata uscita del Regno Unito), ma occorre considerare che il nostro paese vanta il maggior numero di DOP e IGP, prodotti che abbiamo il dovere e diritto di difendere a qualunque costo: con le unghie e con i denti.
Il CETA, che venne approvato nel febbraio 2017 dal Parlamento europeo, governato dalla grande coalizione tra Socialisti e Popolari europei, passò anche grazie al voto suicida dei parlamentari del Patito Democratico italiano. Nelle intenzioni entrerà in vigore il prossimo settembre, ma fortunatamente, la procedura richiede la ratifica preventiva da parte di ciascun parlamento nazionale. Quindi, dopo l’annuncio del ministro Centinaio il CETA potrebbe non aver futuro: Se li mangino loro OGM e Insetti!

Luciano Bonazzi

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