Israel against George Soros/Israele contro George Soros


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Israele contro George Soros

Israele e gli ebrei in generale, tendenzialmente sono giustificazionisti verso i membri della propria etnia che abbiano sbagliato, ieri come oggi. Non è un mistero che dopo l’olocausto, questi decisero di segretare le nefandezze fratricide commesse da alcuni ebrei, decidendo fossero giustificate dal naturale istinto di sopravvivenza.

Così vennero coperte diverse complicità e delazioni di alcuni di essi ai nazisti, a danno di altri ebrei. Del sordido George Soros non si è potuto nascondere tutto, anche perché dopo la seconda guerra mondiale, non potendo più lucrare a causa dei sovietici, abbandonò la nativa Ungheria. Dopo l’avvento del nazismo in quel paese, Soros, il cui vero nome è György Schwartz, aveva ripudiato l’ebraismo abbracciando il cattolicesimo, dedicandosi poi alla delazione contro gli ebrei e speculando sui beni mobili e immobili pignorati ai deportati.

George Soros ha collaborato, da nazista, all’Olocausto

Lasciata l’Ungheria, prese a frequentare i grandi finanzieri e banchieri ebrei, arricchendosi abilmente grazie a speculazioni e insider trading. Nel corso dei decenni ha affinato la sua tecnica al punto di finanziare moltissimi opinion leader e organizzazioni, allo scopo di creare il caos nei paesi presi di mira, per poi guadagnare dalle destabilizzazioni. Lapalissiano fu l’attacco alla lira italiana del 1982 attraverso il suo fondo Quantum, che portò la lira, e la nostra economia, a un passo dal baratro: “L’attacco speculativo contro la lira fu una legittima operazione finanziaria. Mi ero basato sulle dichiarazioni della Bundesbank, che dicevano che la banca tedesca non avrebbe sostenuto la valuta italiana, bastava saperle leggere, gli speculatori fanno il loro lavoro, non hanno colpe…”. Questo è un cinico stralcio tratto dal saggio “La crisi globale e l’instabilità finanziaria europea”, che gli valse il premio Terzani.

Parte della rete finanziata da Soros.

Le speculazioni proseguono ancora oggi, grazie alla ragnatela tessuta nel corso della sua lunga vita, attraverso la quale riesce a guadagnare sul traffico di esseri umani nel mediterraneo, scatenare proteste contro il presidente Trump e attizzando lo scontro etnico negli USA o sostenendo improbabili “oppositori” in Russia. Il metodo consolidato e quello di pagare circa 18 $ l’ora gli agitatori e 10.000 $ quanti riusciranno a farsi arrestare.

Ovviamente gran parte dei dimostranti partecipano gratuitamente e idealmente alle proteste, ma ad essere pagati sono i promotori e gli organizzatori, che peraltro sono i principali percettori delle donazioni. Inoltre, essendo queste donazioni legalmente elargite ad associazioni e soggetti sedicenti benefici, sono inoppugnabilmente legittime, in quanto basate su “Giuste Cause”. Ciò non toglie, che mentre persone convinte lottano per una causa apparentemente giusta, il ragno Soros se ne sta al centro della ragnatela pronto a cogliere la giusta speculazione derivante da destabilizzazione e disordine.

Ungheria manifesto Anti-Soros (AFP / Getty Images)

L’ultima notizia su Soros, è che dopo Ungheria e Russia che contro di lui hanno spiccato ordini d’arresto per le continue speculazioni atte a destabilizzare i due paesi, oggi, anche Israele sta mettendo al bando il turpe individuo. Tel Aviv sta infatti approvando una nuova legge contro il “finanziamento ostile” ad alcune organizzazioni israeliane legate a George Soros. Il disegno di legge, diretto principalmente contro Soros, ha ricevuto l’approvazione da parte del primo ministro Netanyahu. Questa decisione sarebbe maturata osservando i finanziamenti di “Open Society” in Medio Oriente, a favore di fazioni che vorrebbero destabilizzare Israele.

Il disegno di legge, renderebbe difficile per Soros, il finanziamento di organizzazioni ostili a Israele, ma al momento non è stata divulgata l’esatta formulazione della norma. Si parla principalmente del divieto di effettuare donazioni a soggetti e organizzazioni antisemite, incitanti atti contro gli ebrei e Israele. Alcune sigle trapelate sarebbero: Il centro Adalah, B’Tselem, Breaking the Silence, Ir Amim, Machsom Watch, Yesh Din e il Fondo New Israel, organismi in odore di antisemitismo sorprendentemente sostenuti da George Soros.

Le azioni del Premier ungherese Orban, del Presidente russo Putin e del Governo Israeliano ora, sono la naturale reazione davanti all’intensificarsi di provocazioni dimostrative, dopo che Soros ha donato la bellezza di 18 miliardi di dollari alla sua Fondazione Open Society.

Luciano Bonazzi

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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