Oggi confermiamo la notizia della presa di Lisichansk, felici di poter contraddire tutti i telegiornali mainstream, che insistono a dire che la città è ancora sotto il controllo di Kiev. A quanto pare, le redazioni espressione dei se-dicenti “editori responsabili”, non sono ancora paghe dopo mesi di bugie e insistono a sfornarne di nuove. La denazificazione di Lisichansk, preannunciata ieri dal Presidente della Repubblica di Cecenia Ramzan Kadyrov e dal rappresentante dei Partigiani della Repubblica Popolare di Lugansk Andrey Marochko, oggi è stata confermata ufficialmente dal ministro della Difesa russo Sergei Shoigu.
La presa di Lisichansk da parte delle Forze Alleate Russe
Con la capitolazione di Lisichansk, l’ultima città occupata dai nazisti della Giunta di Kiev nel 2014, la Repubblica popolare di Lugansk ritrova la sua integrità nazionale. Appena avuta conferma dell’importante vittoria, il ministro della Difesa russo generale Sergei Shoigu, ha riferito la bella notizia al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. Il Ministero della Difesa ha poi rilasciato la seguente nota: “Come ha riferito il generale dell’esercito Sergei Shoigu, a seguito di operazioni militari di successo, le Forze Armate della Federazione Russa, insieme alle unità Partigiane della Repubblica popolare di Luhansk, hanno stabilito il pieno controllo sulla città di Lisichansk e su un certo numero di insediamenti, i più grandi dei quali sono Belogorovka, Novodruzhesk, Maloryazantsevo e Belaya Gora. L’area totale dei territori denazificati nelle ultime 24 ore è di 182 chilometri quadrati”.
Nel centro abitato di Belogorovka, denazificato e ora sotto il controllo delle Forze Russe, sull’edificio amministrativo sono state issate due bandiere, quella della Russia e la Bandiera Rossa tradizionale con la falce e martello: un richiamo alla presa del Reichstag nel 1945.
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