Photo courtesy delfi
Il primo annuncio sulla denazificazione di Lisichansk ci è giunto dal Presidente della Repubblica di Cecenia Ramzan Kadyrov, che con le sue truppe di élite affianca i partigiani di Lugansk. Il leader ceceno, sul suo canale Telegram, attorno a mezzogiorno ha scritto che la città di Lisichansk era circondata: “Possiamo presumere che presto inizierà un attacco su vasta scala alla città”. Kadyrov aveva anche specificato di aver ricevuto questa rilevante informazione operativa dal comandante del reggimento speciale ceceno Zamir Chalaev, secondo il quale: “tutti gli ingressi e le uscite dalla città sono bloccati e non sarà possibile sfondare il nostro anello di accerchiamento, anche se si sforzano”. Queste affermazioni di Kadyrov, sono state confermate anche dal rappresentante dei partigiani della Repubblica Popolare di Lugansk Andrey Marochko, che ha aggiunto che le Forze Ucraine sono bloccate nella città.
Nella periferia della città di Lysichansk, situata nella regione di Lugansk, i primi centri abitati passati sotto il controllo delle Forze alleate Russe sono stati gli insediamenti di Privolye e Shipilovka, : “Il nemico ha subito pesanti perdite di truppe e attrezzature”. Al contempo il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov annunciava: “Negli ultimi tre giorni, la raffineria di petrolio di Lisichansk, la miniera di Matrosskaya, lo stabilimento di gelatina e l’insediamento di Topolevka sono sotto il controllo della Repubblica Popolare di Lugansk, Mentre le Forze Russe e i partigiani stanno assediando Lisichansk” .
Konashenkov ha concluso dicendo che è in atto: “Un’offensiva di successo nell’area di Lisichansk e che l’esercito ucraino sta subendo perdite pesanti: 120 presso Verkhnekamenka e 70 a Verkhnekamensky, mentre Forze ucraine si ritirano in modo disordinato da Lisichansk”. Come amiamo ripetere da giorni, speriamo che anche in questa ennesima operazione, tutto si svolga in fretta e con meno vittime possibili: perché arrendersi a un nemico preponderante non è disonorevole.
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