Photo courtesy duma.gov.ru
Mentre l’Operazione Speciale in Ucraina procede e le Forze Russe inanellano un successo dopo l’altro, la propaganda di Zelensky e di conseguenza i nostri media censurano le notizie sulle continue diserzioni e difficoltà ucraine. Diversamente impegnata, la Duma russa sta invece prendendo misure di sostegno ai civili combattenti dopo la fine delle ostilità. Molti di loro combattono da otto anni, sono quei civili che dopo il Golpe di Euromaidan, imbracciarono le armi e combatterono contro i Nazisti della Giunta di Kiev. Molti di loro, fin dall’inizio dell’operazione speciale non hanno esitato e si sono uniti alle Forze Russe, proseguendo la loro lotta al nazismo.
Proprio pensando ai sacrifici, alla lotta di quei civili e non solo, la Duma di Stato russa ha adottato in terza lettura, una legge sul riconoscimento dello status di veterani ai civili che hanno partecipato alle ostilità in Ucraina e nelle Repubbliche Popolari di Donetsk e di Lugansk. Con il riconoscimento di questo status, i combattenti potranno accedere a servizi loro dedicati, pensioni e altri benefit. Il presidente della Duma di Stato Vyacheslav Volodin ha osservato: “Attualmente, i civili potevano ricevere tale status solo a condizione che fossero stati feriti o avessero ricevuto onorificenze nello svolgimento delle loro attività [ad es. in Italia i Cavalieri di Vittorio Veneto, del Lavoro etc. ndr]“.
Proseguendo Volodin ha precisato che la nuova norma: “Coinvolgerà anche il personale civile delle forze armate della Federazione Russa, le squadre di riparazione, i medici e altri specialisti. Dopo l’adozione delle modifiche alla legge sui veterani, potranno ricevere misure di sostegno sociale: tasse e altri benefici, quanti abbiano mostrato eroismo durante l’Operazione militare speciale e quindi degni di meritare il sostegno dello stato”.
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