La Regione offre nuove soluzioni abitative, alternative ai grandi campi nomadi.
La popolazione rom e sinta della nostra regione:
“In Emilia-Romagna sono presenti 3.077 persone (lo 0,067% della popolazione regionale, di cui 1.081 minori, ovvero il 35,13%), di etnia Rom e Sinti. La quasi totalità ha la cittadinanza italiana (95,9%). Sono distribuite in 182 tra campi e aree (82 pubblici e 100 privati), 66 dei quali irregolari”.
La Giunta regionale ha approvato la delibera sulla “Strategia regionale per l’inclusione di Rom e Sinti” che coinvolge Comuni e Unioni. Il progetto d’inclusione di Rom e Sinti, prevede un’apposita “strategia regionale”. Si tratta di uno strumento d’indirizzo e programmazione di interventi su queste comunità come indicato dall’apposito art. 2 della legge regionale dell’11 /2015. Questa legge regionale, s’ispira a norme internazionali e tiene conto delle indicazioni DELL’ONU su Rom e Sinti.
Oltre alle indicazioni delle Nazioni Unite si è altresì tenuto conto delle strategie europee sull’inclusione sociale di queste genti. La norma si articola in quattro fasi: alloggio, istruzione, formazione, lavoro e salute, declinati in riferimento alla prospettiva di genere. [Per uomini e domme NDR].
Un censimento sostenuto dal Partito Democratico
Un’attenzione particolare è posta dal tema della casa, in quanto strettamente legato all’obbiettivo del superamento dei campi nomadi. Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione un milione di euro per la realizzare nuove soluzioni abitative appositamente dedicate. Il contributo alla “Strategia regionale” su Rom e Sinti, voluto da Regione Emilia-Romagna, è giunto dai Comuni, dalle Associazioni per i diritti dei Rom e dei Sinti, dai soggetti gestori di servizi e interventi, dai rappresentanti delle comunità e da tutta la società civile.
La “Strategia regionale per l’inclusione di Rom e Sinti” PDF