Zimbabwe: Army freezes the Presidency/L’esercito congela la Presidenza


Nella capitale Harare, i blindati dell’esercito presidiano il Palazzo Presidenziale, il Parlamento e le istituzioni governative, mentre gli elicotteri controllano lo spazio aereo sulla città . Durante il Golpe, al momento indolore, la polizia sembra scomparsa scomparsa dalle strade e i soldati stessi controllano il traffico dei veicoli. Secondo voci non confermate, alcuni ministri e alti funzionari del partito di governo ZANU-PF, sostenuto dalla Repubblica Popolare Cinese, sarebbero stati arrestati. I militari finora si sono limitati al semplice presidio delle istituzioni, mentre la popolazione continua a vivere come nulla fosse.

Al momento, le Nazioni Unite, si sono limitate a emettere un avviso di sicurezza al proprio personale, chiedendogli di non recarsi negli uffici, ma di lavorare da casa. Alcune scuole sono rimaste chiuse, compresa l’Università dello Zimbabwe, mettendo in difficoltà gli studenti che dovevano sostenere l’esame finale. Il personale governativo è stato sostituito dai soldati che presidiano il settore partenze dell’Aeroporto Internazionale Robert Gabriel Mugabe.

Il Generale Maggiore Sibusiso Moyo ha dichiarato alla televisione che non si stava verificato un vero golpe, ma che i militari stavano arrestando alcuni politici della cerchia di Mugabe, colpevoli di comportamenti “criminali”, che stavano causando danni sociali ed economici nello Zimbabwe. Il generale Moyo, ha inoltre rassicurato l’opinione pubblica, affermando che: “…il Presidente Mugabe e la sua famiglia sono sani e salvi e la loro sicurezza è garantita.”. Tuttavia non è chiaro dove siano stati portati.

Il capo dello stato, la scorsa settimana aveva licenziato il vicepresidente Emerson Mnangawa, suo alleato politico da più di 40 anni, accusandolo “Slealtà e disonestà”. “Quello che stanno facendo le Forze Armate dello Zimbabwe è un calmieramento della situazione politica, sociale ed economica, che stava degenerando nel paese e, se non fossimo intervenuti, poteva scaturirne conflitti e violenze”, ha detto ieri il generale Moyo, rivolgendosi alla comunità straniera presente nello Zimbabwe.

L’alto ufficiale ha inoltre invitato i residenti a ridurre i loro spostamenti, ma di non interrompere le normali attività economiche, sollecitando le altre forze di sicurezza a cooperare con l’esercito. Ieri mattina, la televisione trasmetteva canzoni patriottiche dedicate alla Guerra di Liberazione: attendiamo ulteriori sviluppi.

Luciano Bonazzi

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

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