Libertà per il giornalista Tommy Robinson, vittima del “Politicamente Corretto!”


Da CAOLAN ROBERTSON attivista di TheRebel.Media, riceviamo la petizione per liberare il collega Tommy Robinson.

Save Tommy Robinson!

Pochi giorni fa, i giornalisti Tommy Robinson e Coloan Robertson, si erano recati al Tribunale penale di Canterbury, per assistere al processo di una gang di musulmani accusata di stupro di gruppo. Robinson e Robertson, sono colleghi giornalisti indipendenti, i quali, come il nostro Blog, diffondono le notizie che il mainstream mediatico Radical-Chic, nasconde ai cittadini.
La gang musulmana, era accusata e per questo processata per il “presunto” stupro di una 16enne, entrata nel loro negozio di kebab per chiedere indicazioni stradali. Terminate le fasi della prima udienza, i due giornalisti di TheRebel.Media, esercitando il diritto d’informazione, si erano avvicinati agli imputati per porre loro alcune domande.
I funzionari del tribunale, erano dunque intervenuti impedendo ai giornalisti d’intervistarli ed espellendo dall’aula Robinson e Robertson. Usciti dal tribunale, i due giornalisti, ai quali era stato impedito di fare il loro lavoro, commentavano in “livestreaming” su TheRebel.Media riferendo sul trattamento al quale erano stati sottoposti.
La questione sembrava comunque chiusa, invece, poche ore dopo, alle 4 del mattino, la polizia faceva irruzione a casa di Tommy Robinson sconvolgendo sua moglie, spaventando i suoi figli e arrestandolo per “disprezzo alla corte”.
Ovviamente si tratta d’una accusa pretestuosa e infondata, perché nel Regno Unito, i giornalisti sono autorizzati a seguire i processi, e come in Italia, possono riprendere con le telecamere la Corte, ma non il pubblico o i famigliari, quindi Robinson e Robertson non facevano nulla d’illegale.
Nei fatti, Jon Boutcher, capo della polizia di Bedfordshire, è funzionario che non gradisce il giornalismo d’inchiesta di TheRebel.Media, agenzia che più d’una volta ha portato a galla notizie insabbiate sui reati commessi da alcuni alcuni gruppi etnici. In proposito vorremo ricordare che nel Regno Unito, alcuni sordidi funzionari, hanno tenuto coperto per anni lo stupro di almeno 1400 ragazze minorenni a Rotherham, da parte di un gruppo di più di 18 pedofili islamici, che poi avevano accolto la lettura della sentenza di condanna al grido di “Allah Akbar!”, senza mostrare alcun segno di pentimento, anzi, rivendicando gli stupri. Per Approfondire Leggi la notizia su L’Occidentale>>> https://www.loccidentale.it/articoli/144540/nellinferno-di-rotherham-si-e-perso-il-conto-di-vittime-e-carnefici-e-i-condannati

Poche ore fa, il giornalista Tommy Robinson è stato liberato dietro pagamento di una considerevole cauzione, una cifra raccolta frettolosamente e che il giornalista ha ricevuto grazie alla solidarietà di parenti, amici e amanti della libertà di parola ed espressione.
Il giudice ha imposto al giornalista il divieto di pubblicazione e diffusione del pretestuoso impianto accusatorio, cosa della quale dall’Italia ce ne freghiamo!
Adesso Tommy Robinson ha bisogno di due favori, il primo è quello di sostenere la petizione a suo nome al seguente indirizzo>>> https://www.therebel.media/save_tommy
Compilare i dati è facile anche per chi non conosce l’Inglese, magari con l’aiuto del traduttore di Google https://translate.google.it/
Il secondo favore, sarebbe quello di sostenerlo per le spese legali, entro il 22 maggio 2017, quando tornerà davanti al giudice, basta un dollaro, una sterlina o un euro, per dare a Tommy la miglior difesa possibile, versando la donazione al seguente link>>>
https://www.therebel.media/save_tommy_robinson_donation

In ogni caso seguite la pagina www.SaveTommy.com: contribuiamo a superare la Censura Mediatica del Regime Globale Radical-Chic!

Luciano Bonazzi

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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