Lavrov: dietro l’attacco chimico inscenato a Douma, una manovra russofoba


A destra il ministro dei esteri Sergey Lavrov col suo omologo olandese Stef Blok foto www.ad.nl

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, uno dei più importanti diplomatici moderni, punta il dito contro i servizi d’intelligence di “uno stato” impegnato a promuovere la russo-fobia a livello globale. Questa affermazione è stata fatta contestualmente al false flag dell’attacco chimico di Douma, in Siria. Lavrov ha fatto sapere che Mosca può provare con dati “inconfutabili” che quanto accaduto nelle fasi della liberazione della città siriana, che responsabile è uno stato straniero: “Abbiamo prove inconfutabili che si è trattato di un’altra messa in scena, e i servizi speciali di uno stato che è in prima linea nella campagna russofoba hanno contribuito alla messa in scena”, è l’affermazione fatta dal ministro degli Esteri russo durante una conferenza stampa, seguita all’incontro col suo omologo olandese Stef Blok.

Durante questo incontro svoltosi a Mosca, entrambi i diplomatici hanno parlato della Siria, recentemente minacciata di nuovi attacchi militari, in seguito al presunto attacco chimico. Alcuni paesi occidentali, Stati Uniti e Francia in testa, sostengono che il governo siriano sia responsabile del presunto incidente. Questa accusa è stata formulata, mentre una squadra dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW), incaricata di stabilire la verità, era appena giunta nel paese e ancora doveva analizzare le prove.

Il diplomatico russo ha rievocato gli scenari libico e iracheno, creati dopo una serie di false accuse ed esclusivamente per impossessarsi delle risorse di quei paesi e dell’area geopolitica da questi rappresentata. Inoltre Lavrov ha voluto a modo suo esorcizzare la possibilità di un attacco che porterebbe a un nuovo esodo di rifugiati, che nel caos si riverserebbero in Europa. Scenario che non preoccupa chi, trovandosi oltreoceano, non sarebbe nemmeno sfiorato da un dramma umanitario.

La crisi è scoppiata negli scorsi giorni, quando è uscita la notizia di un presunto attacco chimico nella città di Douma. La notizia è stata divulgata da jihadisti e dal controverso gruppo dei White Helmets, che come al solito ha puntato il dito contro il governo siriano. Da subito Mosca e Damasco hanno respinto ogni accusa e i russi hanno inviato la polizia militare a ispezionare il sito del presunto incidente, che non ha rilevato segni di uso di armi chimiche.

Luciano Bonazzi

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.