Mosca, 18 febbraio 2024, nel corso di un’intervista concessa al programma “Mosca. Cremlino”, alla domanda specifica del giornalista Pavel Zarubin, il presidente russo Vladimir Putin ha risposto che la Giunta di Kiev, viene pagata per il transito del gas. Ovvero, nonostante le ostilità in atto, la Russia paga una tassa di transito, per il gas russo esportato in Europa occidentale.
Parlando al giornalista il presidente ha osservato che gli ucraini ripetono: “Un aggressore! Un aggressore! Ma i soldi non hanno odore, quindi li incassano per il transito, anche se poche persone ne parlano, e non importa quanto possa sembrare strano”. Ma chi paga ha chiesto Zarubin, ricevono soldi da Gazprom? “Sì”, ha detto Putin, ricordando che “una linea del gasdotto attraversa l’Ucraina, ma c’è una seconda linea per la Germania che la parte ucraina ha chiuso: che senso ha chiuderla?”.
Putin ha ricordato che esisterebbe anche una terza pipeline del gas che attraversa la Polonia: “Lasciamo che gli europei occidentali decidano da soli, se ne hanno bisogno lasceremo che prendano il gas e se non lo fanno pazienza”. Specificando meglio, il presidente russo Putin ha aggiunto che tutto dipende dal governo tedesco.
Inoltre nel: “Nord Stream 2, una linea è integra nonostante l’attacco terroristico, basterebbe che aprissero la valvola per ricevere gas. Ma sembra non vogliano, [quindi in senso economico stanno] avviando processi irreversibili per loro”. L’industria tedesca si sta infatti spostando il altre nazioni, Stati Uniti compresi, dove vi sono condizioni più favorevoli e le risorse energetiche sono più economiche.
Focalizzandosi sulla Russia, Putin ha concluso: “Noi, grazie a Dio, ce la stiamo facendo. Abbiamo inviato rifornimenti su altre rotte estere, anche se prima i volumi delle forniture energetiche portavano più soldi. Ma quando ricevi semplicemente denaro, nasce la dipendenza [dagli altri paesi, mentre] ora entrano in gioco altri meccanismi [economici], che stanno funzionando”.
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Fonti: per i dati essenziali interfax.ru
