Photo courtesy aif.ru
Nel corso del briefing odierno il portavoce ministero della Difesa della Federazione Russa Igor Konashenkov, ha portato nuovamente alla ribalta l’ormai famosa e contesa Isola dei Serpenti. Konashenkov ha spiegato che oggi, alle 5 del mattino, diversi militari ucraini sono sbarcati sull’isola: “Un aereo delle Forze Aerospaziali Russe ha immediatamente lanciato un attacco con missili ad alta precisione sull’isola, annientando alcuni militari ucraini. I sopravvissuti sono poi fuggiti in direzione dell’insediamento di Primorskoye, nella regione di Odessa”.
Secondo Konashenkov si è trattato del tentativo, anzi di un gesto simbolico da parte della Giunta di Kiev, che intendeva piantare la bandiera ucraina sull’isola facendone un messaggio propagandistico: ” …sullo sfondo dei fallimenti militari e della massiccia ritirata delle truppe di Kiev dal Donbass”. Era il 30 giugno scorso, quando le Forze Russe lasciarono l’isola dei Serpenti, “come gesto di buona volontà”, a dimostrazione che la Russia non voleva impedire l’esportazione di grano e prodotti agricoli dall’Ucraina, attraverso quelle acque.
Portati al sicuro 24.000 russofoni
A fronte dei continui bombardamenti su obbiettivi civili da parte della Giunta di Kiev, che lancia missili e altri ordigni sulle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, nelle ultime 24 ore la Protezione Civile della Federazione russa ha portato al sicuro in Russia più di 24.000 civili. La decisione è maturata dopo la consegna di sistemi di lancio occidentali alla Giunta di Kiev, che li utilizza per colpire le aree residenziali dove vivono i cittadini ucraini di etnia russa.
Il direttore del Centro di controllo della difesa nazionale russa Mikhail Mizintsev ha dichiarato: “Nonostante gli ostacoli creati dal regime di Kiev, nelle ultime 24 ore e senza la collaborazione delle autorità ucraine, abbiamo evacuato 24.068 persone, tra cui 3.726 bambini, nel territorio della Federazione Russa dalle Repubbliche Popolari del Donbass. Dall’inizio dell’Operazione Speciale, abbiamo accolto in Russia 2.359.135 profughi, 371.925 dei quali sono bambini”.
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