#Venezuela #Guyana Dialogo Caracas-Georgetown sull’Essequibo

 

 

For this picture e thanks Mayadeen X

 

Quello che sta accadendo in queste ore riguardo alla disputa territoriale tra Venezuela e Guyana sull’Essequibo, sembra avviarsi a una soluzione diplomatica. In queste ore cruciali, le diplomazie di Venezuela e Guyana hanno deciso di incontrarsi il prossimo 14 dicembre a Kingstown, capitale di Saint Vincent e Grenadine. Dunque si tenta di disinnescare una crisi, che rischia di trasformare una disputa locale in un conflitto globale. La speranza è quella di metter fine pacificamente alla lunga disputa sul territorio di Essequibo.

Un conflitto storico

La regione di Essequibo è un territorio ricco di petrolio, contestato per decenni dal Venezuela alla Guyana. Recentemente, il Venezuela ha indetto un referendum per affermare la propria sovranità sulla regione. Le tensioni sono poi aumentate dopo il referendum venezuelano, cui hanno fatto seguito alcuni scontri tra gli eserciti dei due stati latino-americani. Fondamentalmente, la regione di Essequibo che copre i due terzi della Guyana, detiene vasti giacimenti petroliferi. Per fortuna, oggi gli scontri armati sembrano essersi fermati, dopo che i due paesi hanno optato per l’approccio diplomatico.

A quanto pare entrambe le nazioni sembrano intenzionate a preferire il dialogo a una guerra. Il governo venezuelano ha dichiarato che l’incontro bilaterale tra Venezuela e Guyana è stato ideato e mediato dal presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva e da quello della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC), e si è stato deciso che il presidente venezuelano Nicolas Maduro e quello della Guyana, Irfaan Ali, si incontreranno per discutere la controversia.

Implicazioni globali

Un dato da non sottovalutare, è la presenza di Chevron, ExxonMobil ed Hess nel paese, dove hanno estratto oltre undici miliardi di barili. Il secondo dato è che la Guyana, in quanto ex colonia inglese, dal 1970 è membro del Commonwealth. Se il paese chiedesse aiuto al Regno Unito, automaticamente sarebbero coinvolti gli Stati Uniti e i loro alleati nell’area. Anche la Francia, che detiene la Guyana francese, una sua regione d’oltremare, verrebbe coinvolta al fianco di USA e UK.

Per contro, il Venezuela è alleato di Russia e Cuba, e si stima che nel paese siano dislocate circa 60 mila unità cubane e 4.500 soldati d’élite. La speranza è che la diplomazia sia risolutiva del conflitto storico, rasserenando anche la comunità internazionale. Inoltre l’approccio pacifico adottato da Venezuela e Guyana, potrebbe divenire un modello per le nazioni coinvolte in rivendicazioni territoriali e se Venezuela e Guyana giungeranno a un accordo pacifico, diverrebbero per il mondo, un modello da seguire, di certo preferibile a una guerra.

Col. Luciano Bonazzi

Articoli precedenti sul Venezuela Bolivariano QUI

Altri articoli QUI

Fonti: i link esterni contenuti nell’articolo e bnn.network dal quale abbiamo tratto i dati salienti della notizia

 

 

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.