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Cassington: Lunedì 2 ottobre, nella serata sono esplosi i gas di un impianto di riciclaggio situato nell’Oxfordshire occidentale. In poco tempo sui social media sono apparsi video e foto di quello che appariva come un “fungo” di fuoco, che illuminava il cielo di Cassington, a nord di Oxford. A esplodere è stata la centrale elettrica della Severn Trent Green Power, società che ricava gas dalla gestione dei rifiuti. Secondo i rapporti ufficiali, un fulmine avrebbe colpito il “digestore” alle ore 19:20, provocando l’esplosione dei gas contenuti nei serbatoi. Oggi, la Severn Trent ha dichiarato che fortunatamente nessuno è rimasto ferito nell’incidente e che in coordinamento con i servizi di emergenza, sta ancora lavorando per mettere in sicurezza il sito.
I serbatoi del digestore colpito: per questa foto ringraziamo Yahoo
Tornando a ieri sera, mentre l’incendio dei gas illuminava il cielo dell’Oxfordshire occidentale, la polizia della Thames Valley ha disposto la chiusura della strada A40 nel tratto tra Wolvercote ed Eynsham. Inoltre le forze dell’ordine hanno chiesto ai residenti di rimanere in casa e chiudere finestre e porte. Il 34enne Jack Frowde dell’Università di Oxford, ha detto: “Ero seduto nella mia cucina quando l’intera stanza è stata illuminata da una luce bianca brillante, seguita da quello che sembrava un tuono molto forte. Guardando all’esterno ho visto il cielo arancione pulsante, il cui bagliore è svanito dopo 20 secondi”. I serbatoi del digestore ancora oggi emettono fumi che investono il villaggio di Cassington.
Il 50enne Stuart Hosking di Oxford, direttore di un’azienda di intelligenza artificiale ha dichiarato che dopo l’esplosione: “Pensavo fosse il sole che tramontava, finché non ho visto lo sfarfallio della luce e il fumo. Poi c’è stato un lampo e un rumore che sembrava un tuono”. Per domare l’incendio, l’Oxfordshire Fire and Rescue Service ha inviato sul posto sei autopompe, un aereo e una cisterna d’acqua. Un portavoce dei Vigili del Fuoco ha detto che per il momento si parla di un incidente, causato da un fulmine caduto sull’impianto.
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