Perù Bambino: Messia dei cretini


Un’ancella del politicamente corretto, appartenente alla stessa marmaglia Radical-Shit che infetta la nostra società, s’è inventata il nuovo Messia dei deficienti: Perù Bambino.

Quand’eravamo assai più giovani, cioè nel periodo 1968-1976, quanti avevano abbracciato l’ateismo in chiave anticlericale, riconoscevano Gesù come personaggio storico-rivoluzionario. Tutt’altro che tremebondo bambinetto, quel giovane ebreo aveva lanciato un messaggio di liberazione contro gli imperialismi, allora rappresentati dalla Roma imperiale, di liberazione degli schiavi e di guarigione dei malati. Osservando il Nazareno da un punto di vista umano, vediamo un forte messaggio sociale, contro chi domina il mondo e che egli paragonò o meglio definì Satana.

I riferimenti storici su Gesù si trovano nelle Antichità giudaiche, opera dello storico Giuseppe Flavio vissuto tra il 37 e il 100 d.C.. Nel testo sono presenti tre riferimenti a Gesù e ai cristiani, nel primo ne scrive in relazione alla morte di Giovanni Battista, il secondo riferimento e associato alla morte di Giacomo il Giusto, che Giuseppe Flavio qualifica come “fratello di Gesù chiamato il Cristo”, il terzo riferimento, detto Testimonium Flavianum recita: “Così [il sommo sacerdote Anania] convocò i giudici del Sinedrio e introdusse davanti a loro un uomo di nome Giacomo, fratello di Gesù, che era soprannominato Cristo, e certi altri, con l’accusa di avere trasgredito la Legge, e li consegnò perché fossero lapidati”.

Il Talmud babilonese, testo storico della comunità ebraica di Babilonia contiene un riferimento a Gesù, nel quale si dice che fu giustiziato alla vigilia di Pasqua perché “praticava la stregoneria”. A conferma del fatto che le guarigioni attribuite a Gesù, fossero considerate dai suoi contemporanei opera del demonio. Nella Mishnah, registro e codice legale che raccoglie i procedimenti giudiziari ebraici si parla del condannato Yeshu oltre a designazioni su di esso tramite appellativi legali. Il nome legale Yeshu utilizzato dai giuristi, sarebbe un acronimo di “yemach shemo vezichro” [sia cancellato il suo nome e la sua memoria]. Ciò testimonia il perché sono scarsi i riferimenti ebraici a Gesù: doveva essere cancellato dalla storia di quel popolo.

Nel testo sacro ebraico delle Diciotto Benedizioni, compare un riferimento ai cristiani definiti “nazareni”: “Che per gli apostati non vi sia speranza; sradica prontamente ai nostri giorni il dominio dell’usurpazione, e periscano in un istante i Cristiani [nôserîm] … siano cancellati dal libro della vita e non siano iscritti con i giusti. Benedetto sei tu, Signore, che schiacci gli arroganti”. Nazareno era l’appellativo di Gesù Cristo di Nazareth, e nazareni erano definiti i suoi seguaci; l’appellativo nazareni, viene ancora utilizzato negli stati a maggioranza islamica, per contrassegnare le case dei cristiani e simboleggia l’Apartheid applicato verso i Cristiani o “Nazareni”, i quali devono anche versare la tassa degli infedeli.

Iraq: simbolo del Nazareno su una casa cristiana

Non andiamo oltre, solo per non annoiare, ma se Gesù ha segnato la storia dividendo gli anni in prima e dopo Cristo, in ogni caso, il bambinello non è una minaccia, se non per i potenti che governano il pianeta. Prendiamo ad esempio il suo atteggiamento nei confronti del denaro, non ne possedeva, tra gli apostoli vi era un amministratore e tutto veniva condiviso, curava i malati, i bisognosi e dava da mangiare agli affamati: che si creda in lui o no, a noi non sembra una minaccia!

Antonio Zanchi, Gesù caccia i mercanti dal Tempio (particolare), Venezia, Ateneo Veneto: cerchiato in bianco il gesto rapace di un banchiere dell’epoca

Esortava a prendersi cura dei più deboli nella società, delle vedove, degli orfani, dei disabili. Non tollerava cambiavalute, banchieri, prestatori, interessi sui debiti e lo dimostrò nel Tempio di Gerusalemme.

Reinterpretazione di Gesù nel Tempio in chiave moderna

In questa seconda immagine vediamo una versione moderna della cacciata dal tempio dei banchieri, a simboleggiare la speranza di una loro cacciata dalla nostra società, per affermare un mondo più giusto, nel quale la ricchezza mondiale non sia detenuta da sole 62 famiglie di privilegiati: una secca denuncia contro l’attuale liberismo rampante!

Un tweet del Partito Democratico inviato nel 2015: per capire chi si è impossessato dell’ex-PCI

Ora, il nostro è uno strano paese, nel quale una pseudo-sinistra ricca, corrotta e vorace, persegue con pervicacia l’obbiettivo di annientare il proprio elettorato, sostituendolo con disperati provenienti da ogni dove. I rappresentanti di questa pseudo-sinistra, quando non stravolgono la lingua italiana per creare una neo-lingua Orwelliana, si assumono impegni del menga in nome del politicamente corretto. Capofila di tutte le minchiate linguistiche che udiamo da circa cinque anni è la petroliera Laura Boldrini, la quale non è, come insinua qualcuno, nipote del partigiano Arrigo Boldrini, il comandante Bulov, ma una capitalista che gioca a fare la “presidenta” della Camera dei Deputati.

BOLDRINI: MIGRANTI SONO AVANGUARDIA DEL NOSTRO FUTURO STILE DI VITA

Questa infame sciagura, ereditata in un momento di annichilimento Montiano delle nostre istituzioni, è seguita da una pletora di adepte ignoranti e farneticanti, che ogni tanto se ne inventano una, nel disperato tentativo di farsi notare dalla PresidentESSA. Il contesto che ha ispirato questo articolo, è quello della provincia di Pordenone, area del Nord-est già ricca, demolita dalle politiche economiche dei governi tecnici gestiti da killers economici al soldo di Bruxelles e dell’NWO.

Dunque, ci troviamo nella scuola elementare del Comune di Zoppola, dove una geniale maestra insegna ai bimbi una sua personale versione delle canzoni natalizie. La scuola chiude per le vacanze, e i bambini cantano ai famigliari le canzoncine imparate a scuola. Ben presto i parenti si rendono conto che i bambini, ogni volta che dovrebbero dire Gesù Bambino, dicono “Perù Bambino”. Udendo questa storpiatura e stravolgimento del nome di Cristo, i genitori richiamano i figli: “Si dice Gesù, non Perù”, ma i bimbi rispondono piccati: “Ce l’ha detto la maestra che al posto di Gesù si deve dire Perù”.

Una geniale vignetta di Alfio Krancic

A quel punto i genitori ne fanno un caso, la maestra, chiamata in causa, se ne esce con una dichiarazione stile Boldrini: “Non volevo offendere i bambini di altre religioni”chissà se Venerdí 1 Dicembre, compleanno del profeta Maometto, ha storpiato il nome del profeta? Dal ministero della pubblica istruzione, datore di lavoro della maestra, neanche un cenno, del resto il ministro con la terza media Valeria Fedeli, non era tenuta come noi a studiare in proprio nel corso della vita.

Consigliamo al ministro Valeria Fedeli di cambiare il nome della scuola elementare, oggi intitolata al Beato Odorico, frate francescano, ribattezzandola Scuola “Perù bambino”: santo protettore di ogni cretino.

Luciano Bonazzi

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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