NATO Secretary Stoltenberg has to change his pusher!/Il segretario NATO Stoltenberg cambi spacciatore!


Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, vuole che la NATO modifichi la catena di comando per contrastare l’aggressività della Russia.

Il 7 novembre scorso, il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha dichiarato di voler creare due nuovi centri di comando, per rivitalizzare le sue strutture, per contrastare efficacemente la minaccia Russa. È in quest’ottica, che il segretario NATO, ha convocato i 29 ministri della difesa dei paesi membri al vertice di Bruxelles dell’8 novembre. Nelle intenzioni, si vorrebbe “contribuire a proteggere le linee marittime di comunicazione” attraverso l’Atlantico tra Nord America e Europa e “migliorare il movimento delle truppe e dei mezzi in Europa”.

Alla fine della guerra fredda, la NATO disponeva di 20.000 persone distribuite in 32 comandi, ma i successivi tagli e ristrutturazione hanno ridimensionato il personale a 7.000 unità ripartite in sette strutture. Secondo Stoltenberg, le azioni militari della Russia in Ucraina, in risposta, aggiungiamo noi, all’espansionismo USA, NATO, UE, sfociato nella sostituzione di un governo legittimo con l’attuale giunta neonazista di Kiev, hanno aumentato le preoccupazioni sulle intenzioni di Mosca. Pretestuosamente, USA e NATO, mantengono alta la tensione propagandistica nelle repubbliche Baltiche e in Polonia, terrorizzando quelle popolazioni sul rischio di un’invasione da parte dell’Unione Sovietica da essi individuata nella Russia.

La NATO alla fine della guerra fredda e nel 2009, nel 2017, l’espansionismo imperialista ha incluso il Montenegro e l’Ucraina.

Partendo dal fatto che la Russia è stato UNO dei paesi appartenenti all’URSS, che a privare dell’indipendenza Estonia; Lettonia e Lituania, oltre a spartirsi la Polonia fu Joseph Stalin, qualcosa stride. Sembra si sia perso il senso della Realtà e della Storia, poiché Stalin non era russo ma Georgiano, il suo successore Nikita Chruščёv, in ucraino Микита Сергійович, era di Juzovka oggi Donesk e annesse la Crimea, territorio Russo dall’epoca Zarista, all’Ucraina. A succedergli fu Leonid Brežnev, nato nel 1906 a Kamenskoe, oggi Dniprodzeržyns’k in Ucraina, e si tenne ben stretta la Crimea Russa e Leopoli, in polacco: Lwów, in ucraino L’viv. Oggi, il capo della Giunta Nazi-Occidentalista di Kiev, l’ucraino Petro Porošenko, di restituire i territori sottratti a Polonia e Romania, e la Rutenia alla Slovacchia non ci pensa nemmeno, questa è Storia: ma la Russia che c’entra?

Atlantisti Ucraini pro-UE

Sappiamo che l’Unione Sovietica comprendeva Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Estonia, Georgia, Kazakistan, Kirghizistan, Lettonia, Lituania, Moldavia, Russia, Tagikistan, Turkmenistan, Ucraina, Uzbekistan. L’URSS collassò alla fine degli anni ottanta e nel 1991 cedette i poteri alle singole repubbliche che divennero stati indipendenti, spesso in conflitto tra loro come Armenia e Azerbaigian. In questo quadro la Russia se ne andò per la sua strada, cercando di risollevare la propria economia come fecero tutti gli altri stati post-sovietici: si salvi chi può!

Nella mappa, in verde l’Ucraina originale, negli altri colori, i territori che Stalin e i segretari ucraini del vecchio PCUS aggiunsero al loro paese natio.

Tornando al segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, costui insiste sul fatto che la Russia ha occupato la penisola di Crimea nel marzo 2014 e sostiene i separatisti russofoni del Donbass. Nei suoi sproloqui, evita di dire che la maggioranza russa della Crimea, in seguito al massacro nazista di Odessa, tenne un regolare referendum e chiese di tornare alla Russia, a 63 anni dalla cessione sovietica e 27 anni dopo l’annessione all’Ucraina Post-Sovietica. Ovviamente tutto è opinabile, ma se le Repubbliche Baltiche hanno diritto all’autodeterminazione dopo la fine dell’URSS, lo stesso principio dovrebbe valere anche per la Repubblica di Crimea.

La strage di Odessa del 2 maggio 2014, perpetrata da squadristi neo-nazisti ucraini per sterminare gli ucraini di lingua russa. Alcuni russofoni che si erano rifugiati nel Palazzo dei Sindacati a Odessa, vennero massacrati col fosforo consegnato alle milizie naziste dalla CIA: all’epoca, il crimine venne minimizzato da quasi tutti i media italiani.

Sempre Stoltenberg, accusa la Russia di sostenere i partigiani del Donbass in Ucraina orientale. Il sostegno russo, consiste nei convogli umanitari che nel mese di ottobre hanno portato 290 tonnellate ripartite tra alimenti per bambini, medicinali e presidi ospedalieri. Inoltre, il segretario NATO, dovrebbe sapere che di recente, un membro della Missione Speciale di Monitoraggio dell’OSCE, ha denunciato che il conflitto negli ultimi giorni di ottobre, l’esercito ucraino aveva esploso oltre 150 colpi d’artiglieria contro i centri abitati del Donbass.

Donbass: un altro inverno nei rifugi per sfuggire ai rastrellamenti ©www.novayagazeta.ru

Inoltre, il segretario accusa la Russia per: “Una serie di incontri ravvicinati potenzialmente pericolosi tra i combattenti russi e la NATO con manovre aggressive in aria e in mare.”. Queste azioni hanno spinto la NATO a implementare le sue difese nell’est, dispiegando quattro gruppi di combattimenti multinazionali nei tre Stati baltici e in Polonia – per un totale di circa 4.500 unità, comprese le truppe italiane, che il ministro della difesa Roberta Pinotti ha dislocato senza chiedere l’autorizzazione al nostro Parlamento. Nel frattempo, l’Ambasciatore USA presso la NATO, Kay Bailey Hutchison, ha detto ai giornalisti che gli alleati della NATO: “…hanno visto la necessità di avere una maggiore deterrenza contro l’incursione russa all’est dopo la Crimea”.

La nuova struttura di comando della NATO, comprenderà mezzi aggiornati per rispondere agli attacchi informatici russi, aggiungendo il dominio del cyberspazio oltre a quello di aria, terra e mare: Riusciranno questi geniacci a far scoppiare la Terza Guerra Mondiale?

Luciano Bonazzi

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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