Photo by Alex Wong, thanks to npr.org
La notizia non è nemmeno recente, ma per qualche motivo in Italia ha avuto scarsa rilevanza. Gli ebrei newyorkesi contrari al bombardamento israeliano di Gaza, ordinato dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, sono stati repressi e dispersi dalla polizia. Durante l’imponente protesta, gli ebrei hanno occupato la sala principale della stazione Grand Central di New York. Al termine dell’azione repressiva della polizia si sono registrati centinaia di arresti di ebrei e altri cittadini che si erano uniti a loro. Il Dipartimento di Polizia di New York ha affermato che sono almeno 200 le persone arrestate, mentre gli organizzatori della protesta affermano che in realtà gli arrestati siano oltre 300.
In ogni caso, le immagini degli arresti mostrano lunghe file di giovani ammanettati, che indossano felpe con scritta “Non nel nostro nome” e “Cessate il fuoco adesso”. L’imponente sit-in è stato organizzato dal gruppo Jewish Voice for Peace-New York City. Oltre alle felpe con scritte, i manifestanti hanno esposto striscioni con la scritta “I palestinesi dovrebbero essere liberi” e “Piangiamo i morti, combattiamo come folli per i vivi”. Sempre gli organizzatori hanno definito il loro pacifico sit-in: “Il più grande atto di disobbedienza civile che New York City abbia visto negli ultimi 20 anni”. Alla protesta hanno partecipato anche diversi rabbini, che all’inizio dell’evento hanno acceso le candele dello Shabbat e recitato la preghiera ebraica per i morti, conosciuta come kaddish.
Il rabbino May Ye ha spiegato: “Anche se lo Shabbat è tipicamente un giorno di riposo, non possiamo permetterci di riposarci mentre si sta svolgendo un genocidio in nostro nome. Le vite dei palestinesi e degli israeliani sono intrecciate e la sicurezza può venire solo dalla giustizia, dall’uguaglianza e dalla libertà per tutti”. Dopo che il 7 ottobre scorso Hamas è uscito dai confini di Gaza uccidendo 1.400 civili, rapendone oltre 220, Israele ha lanciato una dura offensiva. Venerdì scorso, il ministero della Sanità di Hamas ha dichiarato che negli attacchi israeliani su Gaza, sono morte 7.326 persone, tra cui più di 3.000 bambini.
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