#FrenchColonialism Niger: L’ECOWAS progetta un intervento militare

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A partire da ieri, mercoledì 2 agosto, i ministri della difesa dei paesi della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS) hanno iniziato un vertice non unanime e di tre giorni in Nigeria, per discutere della situazione in Niger. Nel paese, finora controllato dalla Francia coloniale, i militari della Guardia Presidenziale hanno arrestato il Presidente filoccidentale Mohammed Bazoum e i membri del suo governo. Va comunque considerato, che il popolo del Niger, stanco dello sfruttamento coloniale di Parigi, si è immediatamente schierato con i golpisti, assaltando inoltre l’ambasciata francese. Mentre gli occidentali lasciavano il Niger, l’ECOWAS ha riunito gli stati africani più filoccidentali e ha annunciato la succitata riunione straordinaria.

Per ora l’ECOWAS in formato ridotto ha deciso di imporre sanzioni contro il Niger, minacciando però l’uso della forza per ripristinare la “democrazia”. Sia chiaro che per democrazia si intende il protrarsi dello sfruttamento coloniale della Francia, che da decenni si accaparra l’uranio del Niger, per far funzionare le proprie centrali nucleari. Nel paese ridotto alla fame, è anche presente l’Esercito Italiano, che protegge quell’uranio con il quale la Francia produce energia elettrica, che fornisce anche all’Italia. Il ministro della difesa della Nigeria Christopher Musa, che è anche presidente del Comitato dei capi di stato maggiore dell’ECOWAS, ha detto ai media che si prenderanno “decisioni unitarie” di vasta portata per ripristinare il governo “democratico” del Niger. Christopher Musa ha altresì incaricato i suoi omologhi di inviare un messaggio forte, pur non unanime, parlando di stabilità regionale.

Fornitura energia elettro-nucleare dalla Francia all’Italia

 

Per contro, i ministri della difesa di Algeria, Burkina Faso, Guinea, Mali e Guinea-Bissau, paesi anticolonialisti per eccellenza, non hanno partecipato all’incontro. E comunque, in ordine sparso hanno detto che non tollereranno interventi militari contro la nuova Giunta del Niger. In ogni caso le cose potrebbero complicarsi, dopo che l’ECOWAS ha dato alla Giunta in Niger, un ultimatum di sette giorni per reintegrare il deposto Bazoum. Poiché la giunta ha risposto promettendo che resisterà a qualsiasi piano di aggressione contro il Niger sia da parte degli stati africani filoccidentali, che da parte dell’occidente, la situazione rischia veramente di precipitare.

 

Col. Luciano Bonazzi

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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