#Coronavirus Nonostante la pandemia gli USA continuano a provocare la Russia

Il Pentagono si è lamentato delle “pericolose manovre” di un caccia multiruolo russo foto tsargrad.tv

 

Nonostante l’appello del segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, per un cessate il fuoco globale in concomitanza con l’epidemia COVID-19, gli Stati Uniti proseguono nelle provocazioni militari. Sebbene diversi giornali mainstream italiani, abbiano diffuso la bufala della cessazione delle manovre militari Defender Europe 20, nello sito ufficiale non si parla di alcuna sospensione. L’ultimo comunicato del comando USA, risalente al 17 marzo scorso, parla solo di un generico “ridimensionamento”: nei fatti, le manovre provocatorie nei confronti della Russia, proseguono nel Mar Baltico, nel Mar Nero e nelle acque internazionali del Mar Mediterraneo.

Poco fa, alle ore 9.21 di Mosca, il canale televisivo russo Tsargrad TV descriveva l’intervento di un caccia russo per respingere, allontanandolo, un aereo antisommergibile statunitense. Il Pentagono ha reagito denunciando le “pericolose manovre” dei russi, lamentandosi del passaggio del Su-35 russo troppo vicino al velivolo antisommergibile USA Poseidon P-8A. Sarebbe interessante chiedere al Pentagono cosa succederebbe se, a parti invertite, un aereo russo sorvolasse le acque internazionali a ridosso di New York. Ovviamente, gli Stati Uniti ritengono di poter fare ciò che vogliono, a migliaia di chilometri da casa loro, comprese le provocazioni aeronavali e le simulazioni di sbarchi di truppe.

La lamentela del Pentagono si basa sulle dichiarazioni della sesta flotta degli Stati Uniti, secondo la quale il 19 aprile, un aereo americano sorvolava “pacificamente” lo spazio aereo internazionale sul Mar Mediterraneo, dove casualmente, da decenni, la Russia possiede basi militari, in Siria. A questo punto, secondo gli americani l’aereo russo Su-35 ha intercettato per due volte il velivolo antisommergibile USA: “La prima intercettazione è stata sicura e professionale. La seconda intercettazione è stata identificata come non sicura e poco professionale”.


Un Boeing P-8A Poseidon aereo di pattugliamento e caccia ai sottomarini in azione. foto Atlantic Organization for Security

L’anacoluto di cui sopra, è declinato nel criptico linguaggio dell’esercito americano, al quale sfugge il dettaglio che stando a casa sua a curare i malati di coronavirus, non incorrerebbe in “pericolosi incidenti”. Proseguendo con lamentazioni di biblica memoria, il Pentagono ha riferito che la velocità dell’aereo russo era troppo alta e che avrebbe potuto creare “turbolenze”. Perciò, a causa di questo fenomeno fisico si sarebbe potuta verificare un’avaria al reattore del Poseidon P-8A.

Da parte loro, i piloti russi hanno invece comunicato al loro comando: “Qui è tutto normale. L’approccio visivo del Poseidon è ravvicinato, l’obiettivo non ha cambiato altitudine né percorso di volo.

Luciano Bonazzi

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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