#COP28 Dubai non sei tu

For this picture we tanks newarab

 

“La Coop Sei Tu” recita lo slogan dei famosi supermercati, ma oltre l’assonanza della denominazione, non vi è nulla in comune tra i due soggetti. COP28 di Dubai, è la 28esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Sulla kermesse, apertasi ieri giovedì 30 novembre negli Emirati Arabi Uniti, ripongono ogni speranza i millenaristi malati di ecoansia. Tali apostoli dei lucrosi ecoinvestimenti degli Oligarchi Occidentali, considerano COP28 l’ultima occasione per salvare il pianeta attraverso un accordo globale.

L’incontro è stato pompato dai media che hanno descritto il 2023 come l’anno più caldo dell’era moderna. Come nel caso dei sieri acquistati durante la recente psicopandemia, lo scopo degli Oligarchi Occidentali, è quello di far si che i vari Stati stornino soldi dai loro bilanci, per acquistare gli ecoprodotti sui quali tali filantropi hanno investito. Questa Conferenza si basa sull’Agenda 2030 ed è supportata dagli ultra neoliberisti del Word Economic Forum.

Fortunatamente per noi, il rapporto UNEP, (Programma ambientale dell’ONU) intitolato emblematicamente “Disco rotto”, il mondo non riesce a ridurre le emissioni. Dai dati UNEP risulta che: “nel 2022 le emissioni sono aumentate fino a 57,4 miliardi di tonnellate di CO2 riportatosi agli stessi livelli dell’epoca pre-Covid”. Si prevede inoltre che le emissioni raggiungeranno al massimo un meno 9% entro il fatidico 2030, contro il 42% richiesto dagli Oligarchi Occidentali.

La conferenza dovrà vagliare i “compiti a casa” di ogni Stato dal 2017 ad oggi, dopodiché preparerà piani d’azione nazionali molto più ambiziosi. Questo implicherà che dovremo investire molto di più, nella transizione verso le energie rinnovabili, soppiantando le fonti fossili, cioè carbone, gas e petrolio. Il tema caldo di COP28 sarà quello della “finanza climatica“, tema che contrapporrà i paesi del Sud del Mondo a quelli capitalisti occidentali oggi minoritari.

Riguardo alle risorse finanziarie da mettere sul piatto, il Sud del Mondo si sottrae e rilancia perché i secondi, cioè noi, mettiamo a disposizione le nostre risorse per coprire i costi. La richiesta del Sud, tutt’altro che peregrina, si basa sul fatto che, noi paesi sviluppati e di antica industrializzazione abbiamo maggiormente deteriorato l’ambiente. Il Fondo dedicato, prevede che noi cittadini dei paesi sviluppati, versiamo 100 miliardi di dollari per le prime misure da attuare nei paesi in via di sviluppo.

Un’altra somma ancor maggiore, che i negoziatori discuteranno proprio al COP28, riguarderà le riforme che i paesi occidentali dovranno effettuare al loro interno per implementare il fondo (macelleria sociale?). Le misure atte a ridurre le emissioni, oltre ai combustibili fossili, implicheranno il fatto che noi cittadini occidentali adottiamo pratiche di vita più sostenibili.
Un secondo fondo previsto per riempire le tasche degli Oligarchi Occidentali e anestetizzare quanti soffrono di ecoansietà, sarà il Loss and Damage.

Creato nella passata edizione COP27 e strutturato all’interno della Banca Mondiale, il Loss and Damage dovrà a erogare denaro per comperare le ecorisorse create dagli Oligarchi Occidentali, indebitando noi cittadini dei singoli stati nazione occidentali. Il segretario esecutivo dell’ONU sui cambiamenti climatici Simon Stiell ha detto: “La realtà è che senza un maggiore flusso di finanziamenti verso i paesi in via di sviluppo, una rivoluzione delle energie rinnovabili rimarrà un miraggio nel deserto e COP28 deve trasformarlo in realtà”.

For this illustration we thank cartoonmovement

 

Stiell ha poi concluso dicendo: “Oltre 160 leader mondiali si sono recati a Dubai (a piedi e a nuoto per non inquinare coi jet privati?) la speranza è che la cooperazione tra le nazioni riporti l’umanità in questa corsa. Ma COP28 non può essere solo un’occasione per fotografare i politici. I leader devono mantenere gli obiettivi, il messaggio è chiaro: non tornare a casa senza un accordo che farà davvero la differenza”.

Il punto è che tutta la storiella si basa sull’Agenda 2030 ed è promossa dai capitalisti del Word Economic Forum, un think thank dal quale è uscito lo slogan “sarete poveri ma felici”, quindi consigliamo a noi stessi e a tutti i cittadini occidentali appartenenti a proletariato e classe media, di procurarsi e indossare solide mutante di ferro.

 

Col. Luciano Bonazzi

Articoli precedenti QUI

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.