#AsiaBibi Una fanatica orda islamica vuole giustiziarla sommariamente


Domanda retorica: Abbiamo mai visto 11.000 musulmani protestare contro la presunta blasfemia dei terroristi jihadisti? Eppure, quanto i media interpellano gli Imam dopo gli attentati, questi insistono che l’ISIS distorce il messaggio dell’Islam!

Ebbene, quanto sta accadendo in Pakistan è surreale, sarebbero oltre 11.000 i musulmani inferociti che protestano contro Asia Bibi, cristiana e madre di cinque figli, assolta dopo un decennio dall’accusa di blasfemia contro l’islam. Alle contestazioni di questi cavernicoli, si sono uniti migliaia di musulmani in tutto il mondo, che invocano le autorità pachistane perché la consegnino ai fanatici affinché possano impiccarla.

Migliaia di musulmani inferociti chiedono d’impiccare pubblicamente Asia Bibi. foto u-s-today.com

Le proteste contro l’assoluzione della donna cristiana condannata per blasfemia hanno attratto più di 11.000 persone nelle strade di diverse città del Pakistan. Venerdì 2 novembre, 5.000 islamisti radicali si sono radunati nella capitale Islamabad chiedendo l’esecuzione pubblica di Asia Bibi, mentre a Lahore, circa 4.000 musulmani hanno organizzato sit-in di protesta, minacciando i magistrati.

Altre manifestazioni hanno avuto luogo a Peshawar, città nel nord del Pakistan e sulla strada che collega Islamabad a Rawalpindi, nel Pubjab. I fanatici hanno bloccato le strade principali e dato fuoco a dozzine di automezzi in segno di protesta contro la storica decisione della Corte Suprema pakistana, che mercoledì ha emesso il verdetto che ha assolto la povera donna, ordinandone la scarcerazione.

Asia Bibi venne condannata a morte nel 2010 per blasfemia, dopo essere stata accusata falsamente dalle compagne di lavoro musulmane, d’aver insultato il profeta islamico Maometto. S’è accertato che Asia, unica lavoratrice cristiana tra colleghe islamiche, era sottoposta a continui atti di bullismo, come quando le veniva impedito di bere perché essendo infedele inquinava l’acqua. Riguardo alla falsa accusa d’aver insultato Maometto, Asia ha sempre negato di averlo fatto.

Subito dopo la sentenza, l’avvocato di un influente leader religioso del Punjab, ha presentato una petizione all’Alta Corte pachistana per rivedere la sua decisione sul proscioglimento. Per il momento, i giudici non si sono ancora dichiarati riguardo alla petizione, né se sarà presa in considerazione.
Ciò che più si teme, è che le violenze ritardino la scarcerazione di Asia Bibi, attualmente detenuta in un luogo segreto per la sua incolumità. L’unica speranza è che Asia, il marito e i suoi figli, vengano messi immediatamente su un aereo e occolti in Vaticano, dove potrebbero essere protetta dalla scellerata Fatwā di morte che premierebbe col paradiso qualunque musulmano dovesse assassinarla.

Luciano Bonazzi

Fonti: i vari link esterni inseriti nel testo e www.jihadwatch.org

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