Ammonimento di Putin agli Usa: Hanno oltrepassato ogni limite!


Caccia statunitensi McDonnell Douglas F/A-18 Super Hornet. Foto ©www.backchina.com

Siria: l’aviazione degli Stati Uniti ha abbattuto un bombardiere siriano per proteggere un convoglio dell’ISIS

Da tempo segnaliamo le ambiguità statunitensi riguardo all’ISIS, in questo blog vi sono intere pagine dedicate a tutti i comportamenti anomali nella guerra contro il califfato. Se inizialmente, segnalare la contiguità tra USA e ISIS ci faceva apparire complottisti, attualmente abbiamo raccolto una mole abnorme di prove su questa connivenza.

Tra gli ultimissimi episodi, oggi registriamo l’abbattimento di un Sukhoi Su-22 dell’Aviazione Siriana, da parte degli USA. Qual’è stata la colpa del pilota siriano? Stava attaccando un convoglio dell’ISIS!
Il pilota siriano Ali Fahd, padre di tre figli, è riuscito a catapultarsi fuori dal velivolo, poco prima che uno dei missili statunitensi lo colpisse.

Per quel che si sa, il pilota sarebbe salvo, ma è solo, in un’area ostile, col rischio di venir catturato dai tagliagole dell’ISIS, o di essere eliminato dagli statunitensi, in quanto testimone della loro condotta scellerata. Attualmente, le forze speciali dell’esercito siriano stanno cercando affannosamente il pilota per tirarlo fuori dai guai e riportarlo a casa.

Secondo gli analisti, le possibilità che Ali Fahd sopravviva, sono minime, tuttavia si sta facendo di tutto per portarlo in salvo.

Fotografia del pilota siriano caricata su Twitter da un famigliare, alle sue spalle il Sukoi 22

Quel che non si comprende, è il motivo per il quale, i caccia statunitensi siano entrati in Siria e abbiano protetto il convoglio dell’ISIS, nella zona tra Tabaqa e Raqqa, ben lontana dalla regione curda del Rojava, zona protetta dagli USA.

Sulla mappa l’incongruenza del comportamento statunitense è lampante. immagine tratta da ©www.zic.it

Secondo alcune fonti, mescolati nel convoglio dell’ISIS, erano presenti due funzionari operativi della CIA e un agente di un’altra agenzia d’intelligence. Chiamata a rispondere del gesto scellerato, Washington ha giustificato l’atto come “frustrazione dei piloti” a causa della rigidità delle regole d’ingaggio: aria fritta!

La Russia lancia un avvertimento agli Stati Uniti dopo l’abbattimento del jet siriano

La reazione russa è stata immediata, come riporta il New York Times, esercitando il mandato conferitole dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ha chiuso la linea aerea militare precedentemente stabilita tra Washington e Mosca per evitare collisioni nello spazio aereo siriano, inoltre ha dichiarato che non saranno più tollerate le continue provocazioni dei piloti statunitensi, che cercano lo scontro in maniera subdola; i russi a tal proposito, hanno dichiarato che se continueranno episodi di provocazione, abbattimento e sconfinamento, cominceranno a reagire.

Il primo ammonimento russo era partito a seguito del bombardamento di una base aerea siriana lo scorso aprile.

Il Ministro della Difesa Sergej Kužugetovič Šojgu, ha annunciato la sospensione della cooperazione con gli Stati Uniti in Siria, per prevenire qualsiasi futuro “incidente” aereo: “Tutti i velivoli, oltre agli aerei, anche i droni della coalizione internazionale, che rileveremo ad ovest del Fiume Eufrate, saranno seguiti dal nostro sistema di difesa aerea come obiettivi da abbattere”.

Da parte sua, l’Iran ha riferito all’Associated Press d’aver effettuato un bombardamento missilistico di precisione, sulle postazioni dell’ISIS a Deir el-Zour, come rappresaglia per i due attacchi attacchi terroristici di Teheran, nei quali hanno perso la vita 17 persone.

Quest’ultimo attacco missilistico iraniano, va inteso nel quadro del sostegno militare del paese, al presidente e alleato Bashar Assad. Si tratta anche di una prova di forza dell’Iran sciita, per mettere in guardia l’Arabia Saudita, paese sunnita totalitario che, nel silenzio quasi totale dei media, sostiene il terrorismo e pratica attivamente il genocidio degli sciiti nello Yemen. Come ha dichiarato il generale Ramazan Sharif della Guardia Rivoluzionaria alla TV iraniana: “Sauditi e Americani sono i principali destinatari di questo nostro messaggio”.

Gli Stati Uniti, ostinatamente, hanno dichiarato che continueranno a condurre le loro operazioni aeree sulla Siria,
per bocca del generale Joseph F. Dunford Jr, e che da parte loro si limiteranno a utilizzare una linea telefonica dedicata, per avvisare la base russa di Latakia, sui loro spostamenti.

Luciano Bonazzi

Fonti principali: http://reseauinternational.net/ – https://www.nytimes.com/

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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