#UsaRussiaWar Enigma Prigozhin: è vivo o morto?

Un combattente Wagner al memoriale di Novosibirsk, thans to Andrey Bortko/ NGS.RU

Ieri 23 agosto, nella serata, uno dei business jet di Yevgeny Prigozhin è precipitato schiantandosi nell’area di Tver. Immediatamente, si è scoperto che nell’elenco dei passeggeri figurava anche il titolare della Compagnia Privata Wagner, tra le vittime sette persone strettamente legate a Prigozhin e tre membri dell’equipaggio. I corpi reinventi sul luogo dello schianto sono poi stati trasferiti all’obitorio giudiziario della città russa di Tver. Tuttavia vi sono diverse anomalie: 1) l’areo non presenta segni di esplosioni; 2) nello stesso momento un aereo gemello di proprietà di Yevgeny Prigozhin volava su un’altra rotta; 3) Non esistono ancora conferme ufficiali che il businessman sia morto. In effetti, l’annuncio ufficiale parla ancora di “probabile morte” del della Compagnia Privata Wagner.

In ogni caso, in varie città russe stanno sorgendo memoriali spontanei, soprattutto a San Pietroburgo, presso l’edificio direzionale della Wagner. Al momento l’unico dato certo è che Prigozhin era registrato sull’areo schiantatosi, ma essendo lui il proprietario, poteva anche aver preso il secondo business jet privato Embraer Legacy. In attesa di conferme che potrebbero voler dire tutto o niente, sarebbe bene attendere che avvenga il riconoscimento della sua salma, tra quelle che giacciono all’obitorio giudiziario di Tver. Tra i presenti ai memoriali spontanei, sia i combattenti che i cittadini comuni in molti non credono alla morte del fondatore della Wagner. Uno dei combattenti della Wagner ha detto: “L’annuncio della sua morte e dell’esplosione è stato dato frettolosamente, mentre in questi casi regna solo il caos: Quindi non ci credo davvero, forse è tutto un trucco”.

Prigozin aveva in ballo la volontà, almeno a parole, di attaccare la Polonia. Un altro fronte certo era invece il Sahel, da dove il leader del Burkina Faso Ibrahim Traoré, vorrebbe la tecnologia per una centrale nucleare. I nostri giornalisti, troppo attenti alle veline che le intelligence ucraine e occidentali passano loro, ovviamente parlano con una sicumèra imbarazzante. Continuano a definire in cento modi la PMC Wagner, che da Compagnia Privata di contractors, in parole povere mercenari, diventa di volta in volta Battaglione, Brigata etc. Ebbene, se la Wagner fosse un esercito regolare, forte di 15.000 uomini, sarebbe una Divisione militare. Ancor più ridicolmente, gli imbratta carte dei nostri “editori responsabili” tirano fuori vecchie storie di avvelenamenti del KGB-FSB, che stranamente non sono mai andati a buon fine e i presunti avvelenati sono oggi vivi e vegeti. Pertanto, forti dell’esperienza di Ernesto Che Guevara, che finse di litigare con Fidel Castro e poi esportò rivoluzioni in Africa e in Bolivia, attendiamo gli sviluppi.

 

Col. Luciano Bonazzi

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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