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Nel pomeriggio di mercoledì 13 dicembre, una persona al momento ignota ha appiccato un incendio nel palazzo della Corte Suprema dello Stato di New York. Quando le fiamme hanno fatto scattare l’allarme antincendio, l’edificio è stato immediatamente evacuato. Il portavoce del tribunale Al Baker, ha dichiarato che un estraneo è stato visto bruciare i documenti poco dopo le ore 16 e che i vigili del fuoco, giunti sul posto hanno spento le fiamme.
L’ufficio stampa dei vigili del fuoco di New York, ha riferito che si sono registrati 17 feriti lievi e che solo due di essi sono stati trasportati in ospedale. Ad alcuni degli sfollati dall’edificio, tra i quali il giudice Arthur Engoron, è poi stato permesso di rientrare nell’edificio. Il canale televisivo ABC7 New York ha riferito che nel tribunale è in corso il processo civile contro l’ex presidente Donald Trump. Secondo il procuratore generale di New York Letitia James, l’ex presidente e suoi figli Donald Jr. ed Eric Trump, hanno manipolato il valore della loro azienda per ottenere prestiti agevolati da banche private.
Il succitato giudice Engoron, che presiede il processo, già dallo scorso settembre aveva dichiarato che per lui l’ex presidente era colpevole di frode bancaria, ma i legali di Trump respingono assolutamente tale accusa. La portavoce della difesa di Trump, avv. Alina Habba ha dichiarato che Trump non è colpevole: “Solo perché una banca gli concede un prestito”. In pratica, secondo l’avv. Habba, l’accusa è semplicemente ridicola: in effetti ciò che conta in un prestito, è che il debitore paghi le rate.
Questa settimana, lo stesso Trump si è scontrato ripetutamente col giudice Engoron durante le sue quattro ore di testimonianza. Comunque molti per scontato che Engoron avrebbe condannato Trump, ma secondo l’avv. Alina Habba l’ex presidente finirà in prigione: “…è qualcosa di impensabile, perché è protetto dai servizi segreti e non ha fatto nulla di male, punto”.
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Fonte: conservativebrief, dal quale abbiamo attinto la notizia
