#NantesCathedrale #Antifa Francia: Ventuno chiese bruciate in due anni

Le chiese francesi sono al centro dell’attenzione di fanatici incendiari foto noticiassin.com

Finora sono ventuno gli edifici di culto cristiani incendiati in Francia, tra tutti questi, in almeno quindici casi è stata confermata l’origine dolosa delle fiamme. Tuttavia, oltre alle chiese incendiate, secondo un rapporto del Ministero dell’interno francese, nel solo 2019 si sono registrati più di mille atti contro obiettivi cristiani. Oltre alla celebre Nôtre-Dame, sono state incendiate anche le chiese di Saint Sulpice e Saint Denis a Parigi e le cattedrali di Grenoble, Tolosa, Rennes, Nancy, Pontoise, solo per citarne alcune: ora a essere colpita è la splendida cattedrale gotica di Saint-Pierre-et-Saint-Paul a Nantes.

Per costruirla e vederla finita, migliaia di operai e artigiani hanno lavorato per oltre 450 anni, dal 1434 al 1891, un lungo periodo durante il quale si è sempre più esaltato lo stile gotico dell’edificio. Oggi, questo capolavoro è stato devastato dall’ennesimo incendio, innescato a partire dal maestoso l’organo, che dominava la navata centrale. Lo strumento musicale, irreparabilmente distrutto, era opera di Jacques Girardet e risaliva al 1619, le parti laterali vennero invece realizzate nel 1768 da Adrien Lépine. Un successivo intervento del 1784 ad opera di François-Henri Clicquot, portò lo strumento a 49 registri, 5 tastiere e una pedaliera.

Se la rivoluzione francese non riuscì a distruggerlo (a salvarlo fu l’organista Denis Joubert), se uscì quasi indenne dal bombardamento di Nantes del 15 giugno 1944, nel 2020 la follia anticristiana ha avuto la meglio sullo strumento. Nonostante l’impegno dei vigili del fuoco, che in sole tre ore hanno domato le fiamme, l’organo è andato completamente, irrimediabilmente, distrutto. In ogni caso di chiesa incendiata, le autorità e i media francesi, sono sempre restii a usare il termine “attentato”, preferendo ad esso definizioni quali “corto circuito”, “errore di un addetto” o “ritardo dei vigili del fuoco”. Eppure, nella maggior parte dei casi le cause dei roghi non sono accidentali ma criminali.

Il rapporto stilato dall’Osservatorio del Patrimonio Religioso, su ventuno chiese incendiate negli ultimi due anni, almeno in quindici casi le cause sono certamente dolose, ma anche nei rimanenti sei casi “accidentali”, sono trapelate immagini ufficiose che farebbero pensare ad attentati. Tendenzialmente in Francia, si vuole evitare un conflitto interreligioso tra musulmani e cristiani, quindi quando si verifica un attentato si preferisce parlare di casualità del rogo. Un’altro triste dato relativo agli incendi, è che oltre agli edifici, ad andare irrimediabilmente persi vi sono libri e documenti, tavole, tele d’altare e preziosi capolavori di ebanisteria, inceneriti e perduti per sempre.

Oltre alle distruzioni fin qui descritte, che coinvolgono il patrimonio storico e artistico laico dell’umanità, vi è anche l’aspetto che coinvolge la sfera religiosa. La maggior parte degli attentati, sono tristemente caratterizzati da vandalismi di oggetti “sacri” e distruzione delle reliquie. Nonostante il primo sospetto generale vada verso gli estremisti islamici, non possiamo additare sempre e solo i musulmani. Sebbene sia difficile stabilire un’origine certa per quest’ultimo atto criminale contro la cattedrale di Nantes, tra l’altro il sospettato è già stato rilasciato, il quadro generale indica che i responsabili possano inquadrarsi verso quanti siano ostili alla cultura Cristiano-Giudaica Europea.

Padre Jacques Hamel, sgozzato il 26 luglio 2016, a 85 anni, mentre celebrava la messa nella chiesa di Saint-Étienne-du-Rouvray, in Normandia foto corriere.it

In sintesi, sicuramente alcuni musulmani sono coinvolti negli attacchi, come hanno dimostrato gli inquirenti, ma a meno che i francesi siano diventati in massa satanisti, vi sono anche altro indiziati. I colpevoli andrebbero cercati tra quanti odiano le proprie origini e sono pronti a deturpare e distruggere senza remore, qualsiasi monumento o segno di appartenenza identitaria alla propria cultura. Negli ultimi anni in America come in Europa, è emersa potentemente una sub-cultura, violenta e iconoclasta che va sotto il nome Antifa. Questa sigla, nonostante il richiamo all’antifascismo, è composta da individui ignoranti, che attraverso la violenza squadrista, distruggono ciò che non comprendono e massacrano chi non condivide i loro sordidi ideali nichilisti: consigliamo quindi agli inquirenti francesi di indagare anche in quella direzione.

Mireille Knoll, anziana donna ebrea, disabile e sopravvissuta alla Shoah, nel 2018 venne violentata, torturata e assassinata nel suo appartamento. (Fonte dell’immagine: la famiglia Knoll)

 

Quasi a sostenere questa ipotesi, il Ministero degli interni francese, ha recensito tutti gli atti antireligiosi, antisemiti, razzisti e xenofobi commessi in Francia. Si consideri che la maggior parte degli adepti dell’attuale pseudo-sinistra e gli Antifa sono antisemiti, anticristiani e anti-europei (culturalmente parlando). In base a questi dati, in Francia, nel solo 2019 vi sono stati 1.052 attacchi contro il cristianesimo e 687 atti contro gli ebrei. Davanti a questi numeri, la cosiddetta Francia Laica sembra però indifferente, non si comprende poi cosa sia rimasto della laicità in Francia, visto che il presidente Emmanuel Macron festeggia ʿĪd al-Fitr, cioè la Festa della Rottura del digiuno per il Ramadan, ma non si degna di mandare un saluto di buon Natale ai cristiani o un augurio agli ebrei per la Festa delle Luci detta Hannukah: l’ennesimo segno del doppio standard dei nostri tempi.

 

Luciano Bonazzi

Fonte: atlanticoquotidiano.it oltre ai link esterni inseriti nel testo

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.