Morti Charles Manson e Totò Riina: Emma Bonino no!


Vignetta del grande Krancic, che ci strappa un sorriso amaro

Charles Manson sulla rivista Rolling Stone

Morti Charles Manson e Totò Riina: Emma Bonino no!

Charles Manson era nato a Cincinnati il 12 novembre 1934, la madre Kathleen Maddox, per ammissione dello stesso Manson era una prostituta che dette alla luce Charles all’età di sedici anni, successivamente, tal William Manson, che non ne era il padre, dette il proprio cognome al bambino. La Maddox conduceva una vita sregolata, tra reati gravi e periodi in carcere, mentre il figlio veniva sballottato tra i vicini di casa e gli zii in West Virginia. Da ragazzo Manson si mise a rubare auto e rapinare negozi, passando tra istituti di rieducazione e riformatori: nel 1954, tornò a vivere dagli zii e sposò l’infermiera, Rosalie Jean Willis.

Charles Manson continuò a rubare auto e trasportarle oltre il confine di stato, entrando e uscendo dal carcere, finché nel marzo 1967, abbracciando l’ideologia del movimento hippy decise di divenire un musicista. Durante la Summer of Love, a San Francisco creò un gruppo musicale e si circondò di coetanei, che ben presto vennero ammaliati dal suo forte carisma. Nel 1967 Manson e il suo gruppo si misero a vagabondare con uno scuolabus tra Stati Uniti e Messico, per approdare finalmente in California, dove si stazionarono nell’hinterland di Los Angeles. Il gruppo di hippy, organizzati in una sorta di centro sociale, si dette il nome The Manson Family, e crebbe di numero raccogliendo numerosi disadattati sociali.

I The Manson family

I membri del gruppo, presero a considerare Manson un guru religioso, ed egli si montò la testa affermando di essere la reincarnazione di Gesù Cristo e Satana. Ebbro di potere, si mise a profetizzare di guerre interrazziali alla fine delle quali i prescelti della Famiglia avrebbero dominato gli Stati Uniti. The Family, sopravviveva grazie a furti, rapine e omicidi, i membri della setta suonavano la chitarra, praticavano sesso di gruppo e facevano uso di hashish ed LSD. Manson fondò inoltre il movimento ambientalista ATWA, che si batteva per salvaguardare la natura e le sue creature.

Nell’estate del 1968, col supporto economico di Dennis Wilson, batterista dei Beach Boys, tentò la strada del successo come musicista, ma non ebbe riscontri. Oltre all’insuccesso come musicista, un suo brano, Cease to Exist, fu riarrangiato dai Beach Boys e con un nuovo titolo Never Learn Not to Love, questo “furto” artistico accrebbe la rabbia di Manson a dismisura.

Sharon Tate e Roman Polanski

A partire dal 1969, cominciò a ordinare agli adepti una serie di efferati omicidi, da Sharon Tate, moglie del regista Roman Polanski e incinta all’ottavo mese, assieme agli amici di Sharon, Jay Sebring, Wojciech Frykowski e Abigail Folger e Steven Parent. Poi fu la volta di Leno LaBianca e sua moglie. Ulteriori vittime furono l’insegnante di musica, Gary Hinman e il membro della setta Donald Sheamorto: Infine, il procuratore Vincent Bugliosi, trovò prove sufficienti e fece arrestare Manson.

Nel 1971 Charles Manson, quale mandante di quegli assassinii, fu dapprima condannato a morte, poi all’ergastolo. Condanne analoghe subirono i suoi seguaci che materialmente avevano compiuto gli omicidi. Gli è sempre stata negata la libertà sulla parola, ha scontato la pena fino alle ultime ore di vita, quando, dopo oltre 45 anni è stato trasferito dalla prigione statale di Corcoran, all’ospedale di Bakersfield, in California, sembra gli sia stata fatale un’emorragia intestinale.

Pochi giorni or sono, Salvatore Riina, detto Totò, mafioso di Corleone, è morto a Parma. Il boss era stato il capo di Cosa Nostra fino all’arresto, avvenuto nel 1993 ed era dotato di una ferocia sanguinaria.

Salvatore Riina, detto Totò.

Oltre che per una serie di efferati omicidi, fu il mandante della strage di Capaci, in cui morirono il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. Riina fu anche corresponsabile dell’omicidio del Gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa assassinato con la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo, nel 1982.

La Strage di via Carini foto ©www.ansa.it

Nelle ultime ore, il sacerdote bolognese don Francesco Pieri si trova al centro delle polemiche per aver paragonato i morti assassinati dalla mafia, ai bambini uccisi con la pratica dell’aborto. Ovviamente, la cosiddetta società civile è insorta, in quanto il sacerdote, esprimendo un giudizio religioso sulla sua pagina Facebook, avrebbe leso la sacra maestà di una politicante radicale: «Ha più morti innocenti sulla coscienza Totò Riina o Emma Bonino?».

Il prete, che è docente alla Facoltà teologica dell’Emilia-Romagna, pur avendo dichiarato con parole sue, quello che anche papa Francesco ha sottolineato più volte, in questo momento è sotto assedio. Su Twitter e altri social media, la discussione ha raggiunto livelli incandescenti, quello che però stiamo notando, è che in risposta ai cinici che inneggiano all’aborto e a Emma Bonino, molti ribattono esprimendo un’etica umana dalla quale non si deve prescindere e che pone l’aborto quale fatto più terribile che possa capitare a una donna: peggio di uno stupro!

Foto storica di Emma Bonino intenta ad aspirare un feto con una pompa da bicicletta

Don Pieri, in risposta ad alcuni comenti avrebbe aggiunto che «Moralmente non c’è differenza», tra “genocidio, omicidio volontario” e altri crimini orrendi tra cui quelli di mafia, ricordando che il Concilio Vaticano II con la sua Gaudium et spes mette questi alla stesso livello dell’aborto ( legalizzato, ospedalizzato e mutuabile o no).

La senatrice Pd Francesca Puglisi, presidente della commissione contro il femminicidio, ora sta mettendo in dubbio la capacità di don Pieri quale docente, ha espresso solidarietà a Emma Bonino e accusato il sacerdote di offendere la dignità delle donne e di “…Ignoranza populista allo stato puro, eccitata da Facebook”.

Emma Bonino premiata dall’ex-nazista, speculatore e mafioso George Soros foto ©www.lifesitenews.com

Don Francesco Pieri avrebbe risposto indirettamente che “ci regoleremo di conseguenza e nelle opportune sedi”.

La rete controllata da George Soros

Il fatto che l’aborto sia legale in Italia, non rende certamente idilliaca questa pratica. Siamo certi che una donna obbligata ad abortire a causa della povertà e delle ingiustizie sociali e fino a qualche anno fa per i pregiudizi, resti segnata per sempre.

Luciano Bonazzi

Per approfondire su George Soros:

Israele contro George Soros

George Soros ha collaborato, da nazista, all’Olocausto

George Soros: L’essere odioso dietro ai movimenti di protesta

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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