Dopo che l’inviata degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, solo 24 ore prima, aveva accusato Siria e Russia di aver ucciso civili, la coalizione a guida Statunitense massacrava 29 civili presso Deir Ezzor.
I 29 civili massacrati brutalmente nei due centri rurali di Al-Sha’afa e Dharat ‘Allouni vicino al confine iracheno nel fine settimana, sono solo il bilancio provvisorio del vile attacco. Alla coalizione degli Stati Uniti, partecipano jihadisti di Al-Nusra, che indossano indifferentemente sia l’uniforme dell’FSA, Freedom Syrian Army, che l’emetto bianco (White Helmets) o il cappuccio dei tagliagole, rappresentano il volto oscuro del Pentagono, una situazione che il presidente Donald Trump, ha ereditato da Barack Hussein Obama.
Fermo immagine CNN
Il bilancio del massacro USA è provvisorio, poiché tra le dozzine di civili feriti dagli attacchi aerei, alcuni sono molto gravi. Ai più, parrà strano che gli USA prendano di mira le aree abitate da popolazioni fedeli ad Assad, invece che le posizioni dello Stato Islamico strette nella morsa Siro-Russa, a est di Deir Ezzor, noi non ci stupiamo, perché osservando la situazione da anni, conosciamo i False Flag messi in atto dagli USA.
Curioso anche l’altro bombardamento USA sulla piccola città di Hajin, avvenuto poco prima del voto alle Nazioni Unite, nel quale sono stati uccisi quasi venti civili. Come sempre, sottolineiamo che il narrato mediatico è sempre unilaterale, così come si tace dei corridoi umanitari organizzati da Russi e Siriani a Ghouta Est, documentati nel precedente aricolo di Stefano Orsi e che potete leggere QUI. “Oggi le forze aeree russe e siriane hanno lanciato volantini su tutta la sacca del Ghouta, avvisando la popolazione ostaggio, che vi sono passaggi umanitari aperti e garantiti dall’esercito siriano, attraverso i quali i civili possono esfiltrare e mettersi al sicuro dai combattimenti, sul modello di quanto fatto per Aleppo est”.