#Putin avverte gli USA: se installerete nuovi missili nucleari in Europa, lo farà anche Mosca

Il presidente russo Vladimir Putin ha esortato Washington ad avviare nuovi colloqui sulle armi nucleari in Europa. Lo ha fatto pochi giorni dopo l’uscita unilaterale ingiustificata degli Stati Uniti dal Trattato sulle armi nucleari a raggio intermedio (INF). Qualora il Pentagono non torni sui suoi passi e installi nuovi missili nucleari in Europa, anche Mosca sarà costretta a fare altrettanto.

L’INF venne firmato nel 1987, alla fine della Guerra Fredda, dall’allora presidente Ronald Reagan e dal leader sovietico Mikhail Gorbachev. Il trattato vieta tutti i missili terrestri, in grado di coprire distanze comprese tra 500 e 5.500 chilometri e include sia i missili nucleari che convenzionali .

Il trattato, fu la pietra miliare che pose fine alla Guerra Fredda e alla corsa agli armamenti tra le due superpotenze. La sua applicazione portò all’eliminazione di 2.692 missili da entrambe le parti, liberando l’Europa occidentale dall’angosciosa presenza di missili nucleari terrestri statunitensi nel suo territorio.

L’INF, a lungo contestato dai Falchi Yankee del Pentagono, ha cessato di esistere venerdì 2 agosto, col ritiro ufficiale, unilaterale e ingiustificato degli Stati Uniti dallo stesso. Questa fole decisione, ha innescato in tutte le persone dotate di discernimento, i timori di rivivere una nuova corsa agli armamenti. La nuova vicenda ha avuto inizio lo scorso febbraio, quando Washington, pur essendo sempre stata legittimata a controllare il rispetto del trattato, ha accusato falsamente Mosca di non avesse smesso di testare i suoi missili cruise.

Il presidente Putin ha comunicato alla Casa Bianca: “Per evitare il caos senza regole, limiti e leggi, dobbiamo ancora una volta soppesare tutte le possibili conseguenze pericolose… “ poi ha esortato gli Stati Uniti a riprendere a dialogare seriamente e senza ambiguità.

Da parte sua, la NATO afferma senza provarlo, che i missili cruise russi, sono stati installati su batterie mobili, rendendone difficile l’individuazione. Avendo questi ordigni, un tempo di allerta più breve rispetto ai missili a lungo raggio, ciò consentirebbe a Mosca di colpire in pochi minuti qualunque obiettivo in ​​Europa occidentale. La NATO afferma anche che tali missili possono coprire distanze di 1.500 chilometri, che sono vietate dall’accordo.

La Russia ha confutato le accuse a gennaio pubblicando la posizione dei suoi missili e tutte le loro specifiche chiave. Dichiarando che la portata massima di 480 chilometri dei missili SSC-8, non viola affatto l’INF.

Su tutta la vicenda Mosca è molto critica verso Washington per la risoluzione unilaterale del trattato: “Abbiamo informazioni affidabili sul fatto che gli Stati Uniti hanno già sviluppato nuovi sistemi, iniziando a produrli. Dunque non abbiamo altra scelta se non quella di impegnarci in uno sforzo su vasta scala per sviluppare missili simili ai loro”, ha avvertito Putin.

Proseguendo ha detto che la Russia “non dispiegherà missili nelle regioni interessate, se non dopo che i missili di fabbricazione americana non saranno dispiegati”. Questo nuovo scenario significherà il dover riavviare una corsa agli armamenti, a meno che Washington non accetti di aprire a nuovi colloqui sulla sicurezza strategica in Europa. Il leader russo ha quindi condannato Washington per aver “complicato gravemente la situazione mondiale e di creare rischi fondamentali per tutti ritirandosi dall’INF”.

Dopo che gli Stati Uniti hanno schierato i loro missili a ridosso dei confini occidentali della Russia, Putin ha ordinato alla difesa e all’intelligence di monitorare da vicino qualsiasi violazione da parte di Washington del trattato INF.

Luciano Bonazzi

Fonti: globalsecurity.orgvox.com

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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