La Cina sfida gli Stati Uniti sul controllo del Canale di Panama
In queste settimane, Pechino ha iniziato a costruire un porto turistico a Panama, è il primo progetto dopo l’avvio dei rapporti diplomatici col paese centroamericano firmati nel giugno scorso. Questa mossa della Cina, ha deteriorato i rapporti tra Repubblica di Panama e gli USA.
Il progetto conferma il principio che la Cina, quando si muove non chiede il permesso all’occidente e stringe legami con i paesi ai quali è economicamente interessata, come dimostrano gli accordi con Panama. Wang Zhiming, direttore del Centro Studi sulla globalizzazione e la modernizzazione della Cina ha così commentato: “Per molti anni il problema dei rapporti con Taiwan, non ha permesso a Panama di trarre vantaggio dalla cooperazione con Pechino”. Sottolineando che oggi, dopo i cambiamenti nelle politiche mondiali, Panama può dialogare con Pechino inserendosi nel progetto della Nuova Via della Seta.
L’attuale presidente Juan Carlos Varela Rodríguez in carica dal luglio 2014, del Partito Panameñista, fondato nel 1932 col nome di Partito Nazional-Rivoluzionario, si oppone risolutamente alle ingerenze statunitensi. In passato era un partito nazionalista che nella sua visione di società lottava contro le multinazionali USA. Pur essendosi ampiamente moderato nei decenni, resta sostanzialmente un partito anti-americano. Oggi, dopo l’accordo con la Cina, Panama si smarca da Washington, che tra l’altro, per fermare l’espansione commerciale cinese, avrebbe solo l’opzione militare, possibilità che sta già tentando, attraverso le provocazioni nell’Arcipelago Spratly, nel Mar Cinese Meridionale. Puntando esclusivamente sulla competizione commerciale, gli USA non sono assolutamente in grado di di fermare l’espansione cinese, sia nel mondo che in America Latina.
Dopo questa nuova fase, il presidente panamense si prepara a recarsi in Cina, come ha dichiarato dopo l’istituzione di rapporti diplomatici normalizzati, che apre ottime prospettive di cooperazione tra i due paesi. Finora, Panama aveva evitato il dialogo con Pechino, a causa degli stretti legami con Taiwan e perché gli Stati Uniti avevano vietato al paese di avere rapporti con la Cina e la vecchia URSS.
Il progetto del nuovo porto che la Cina sta costruendo ad Amador foto ©www.seatrade-cruise.com
Parlando di quella situazione, Alexander Kharlamenko, dell’Istituto russo per l’America Latina, ha commentato: “Il fatto che Panama abbia sfidato l’America, testimonia l’influenza della Cina nel mondo: il conflitto tra Panama e gli Stati Uniti non era mai stato così duro”. In pratica, oggi il governo panamense non ha più nulla da perdere smarcandosi da Washington.
Il nuovo porto che la Cina sta costruendo ad Amador, sorgerà all’ingresso laterale del Canale di Panama, avrà un costo di 140 milioni di euro e dovrebbe essere completato entro la fine del 2018. Il progetto coinvolge un consorzio formato dalla China Harbor Engineering Company e la società belga Jan de Nul: attualmente la Cina è il secondo fruitore mondiale del Canale di Panama.
Luciano Bonazzi