I paesi più pericolosi al mondo per i cristiani sono musulmani


Giugno 2015, Funerali delle vittime di un massacro di Cristiani a Lahore, Pakistan

I paesi più pericolosi al mondo per i cristiani sono musulmani

Alla base di questo articolo vi è l’analisi di alcuni aspetti dell’Islam che i media occidentalisti tendono a censurare, come il seguente versetto e il successivo precetto.
“Combattete coloro che non credono in Allah nell’Ultimo Giorno, e non proibiscono ciò ch’è stato proibito da Allah e dal Suo Messaggero, che non riconoscono la religione della verità, anche se sono del Popolo del Libro [Ebrei NDR], finché non pagano la jizya [Tassa degli infedeli NDR] con volontaria sottomissione e si sentano sottomessi”. (Corano 9,29)
Maometto disse: “Quando il Messaggero di Allah (la pace sia con lui) nominava qualcuno come capo di un esercito o di distacco, egli esortava lui in particolare… diceva: Combatti nel nome di Allah e nella via di Allah. Combatti contro coloro che non credono in Allah. Fa’ una guerra santa… Quando incontri i tuoi nemici che sono politeisti, invitali a tre linee di azioni. Se essi rispondono ad una di queste, accettalo e trattieniti da fare del male. Invitali a (accettare) l’Islam; se essi ti rispondono, accettalo da loro e desisti dal combatterli… Se essi rifiutano di accettare l’Islam, richiedi da loro la Jizya. Se accettano di pagare, accettalo da loro e trattieni le tue mani. Se rifiutano di pagare la tassa, cerca l’aiuto di Allah e combattili.”. (Sahih Muslim 4294)
In particolare, Somalia, Afghanistan, Pakistan, Sudan, Siria, Iraq, Iran, Eritrea e Yemen. stanno facendo discutere per essere stati messi al bando dal neo-presidente USA Donald Trump, che per questa decisione è stato accusato di razzismo.
Il presidente Donald Trump, nel mese di gennaio, parlando dai microfoni di Christian Broadcasting Network, promise che dare ai cristiani del Medio Oriente lo status di rifugiato era una sua priorità. Un coro di critiche si levò dalla cosiddetta “Società Civile”, che lo bollò di discriminazioni, favoritismi religiosi e di nutrire pregiudizi immotivati contro l’Islam. Anche alcuni leader cristiani americani, appartenenti sia al cattolicesimo, che alle chiese protestanti tradizionali, misero in dubbio il suo giudizio.
In realtà, l’ordine esecutivo di Trump sui rifugiati, non menziona solo i cristiani, ma parla di minoranze religiose coinvolgendo per lo più i cristiani ma anche i musulmani sciiti e gli Yazidi, vittime dei massacri islamico-sunniti.
Un recente rapporto di Open Door Stati Uniti d’America, società di ricerca senza scopo di lucro, identifica il 2016 come “l’anno peggiore” della persecuzione cristiana in tutto il mondo, da quando 25 anni fa, l’organizzazione iniziò il monitoraggio sulle atrocità: “I cristiani di tutto il mondo continuano a rischiare la detenzione, la perdita di casa e beni, subiscono torture, decapitazioni, stupri e persino la pena di morte a causa della loro fede”, afferma il rapporto.
Open Doors ha prove documentate che denunciano l’uccisione di circa 90.000 cristiani uccisi per la loro fede durante lo scorso anno 2016. Più di 200.000 cristiani hanno subito persecuzioni e violenze a sfondo religioso.
Anche una ricerca del CESNUR, Centro studi sulle nuove religioni, indica in circa 90.000, i cristiani assassinati per la loro fede, in tutto il mondo, nel 2016. L’autore dello studio, il prof. Massimo Introvigne definisce i cristiani: “il gruppo religioso più perseguitato al mondo”.
Il 14 marzo 2016, il Congresso statunitense, ha approvato la Risoluzione 75, con un voto unanime (393-0). Questa risoluzione riconosce come “Genocidio” la persecuzione di cristiani, yazidi e altre minoranze religiose da parte dell’ISIS.

Una settimana dopo, l’allora segretario di stato John Kerry dichiarò che “Daesh” [Altro nome dell’ISIS NDR] ““is genocidal by self-proclamation, by ideology, and by actions.” [è genocida per autodefinizione, ideologicamente e per le sue azioni NDR]
Qualche giorno fa, Papa Francesco, ha lanciato un appello di preghiera per la fine della persecuzione cristiana. Il Papa ha detto che i cristiani sono “uccisi, bruciati vivi, sgozzati e decapitati da barbari in mezzo al silenzio più vile.” Questa dichiarazione ci ha colto di sorpresa, soprattutto perché giunge dopo che il pontefice ha definito “fratelli” i musulmani e dato pari dignità a Corano e Bibbia.

Siria: Raqqa, cristiano crocifisso
Il rapporto Open Doors ha messo la Corea del Nord in cima alla lista dei luoghi più pericolosi per i cristiani, la Somalia al secondo posto, seguita da Afghanistan, Pakistan, Sudan, Siria, Iraq, Iran, Eritrea e Yemen.
Nonostante le prove della persecuzione cristiana, soprattutto per mano dei musulmani sunniti, solo lo 0,5 per cento dei 12.587 profughi siriani rifugiatisi in occidente nel 2016 erano Cristiani, Yazidi e Sciiti, contro un 98,2% di musulmani sunniti, cioè il gruppo religioso responsabile dei massacri al quale appartengono anche i jihadisti dell’ISIS.

Cristiani, Yazidi e musulmani sciiti sono vittime di ciò che l’amministrazione Obama aveva definito genericamente una persecuzione di minoranze religiose in Medio Oriente e Nord Africa. Va comunque tenuto conto, degli stretti legami dell’amministrazione Obama con Al-Nusra [cioè Al-Qaeda-White Elmets & co. NDR], Salafiti e tramite McCaine con l’ISIS.

Luciano Bonazzi

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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