#NoNATO I legami USA-NATO con ISIS e Al Qaeda

Foto da L’America ha creato Al-Qaeda e il gruppo terroristico ISIS di Garikai Chengu. globalresearch.ca

Secondo la propaganda mainstream occidentalista, Stati Uniti e NATO combattono il terrorismo jihadista. Si tratta di un falso, perché chi lotta effettivamente contro esso, sono Russia, Siria di Assad, Hezbollah, gli Houti dello Yemen e la Cina, con metodi d’intelligence, dando la caccia a livello globale dei terroristi Uiguri dello Xinjiang arruolatisi nell’ISIS e in Al Qaeda.

Fermo immagine CNN

La documentazione sul fatto che gli USA e di conseguenza la NATO, sono i creatori dell’ISIS, e i supporter globali di Al Qaeda è quanto mai ampia e spesso spuntano ulteriori prove sulla collusione tra l’Occidente e i terroristi sunniti.

Prendiamo ad esempio la Libia. Per occupare quel paese, nel febbraio del 2011, Francia, USA e NATO utilizzarono Al Qaeda. Il metodo attuato nel paese nord’africano, a quel tempo la “Svizzera dell’Africa”, fu quello della “Primavera Araba”, un finto moto popolare inscenato da figuranti e agitatori di Al Qaeda. Furono quei mercenari jihadisti ad assassinare Muhammar Gheddafi e a fornire alla NATO il pretesto per invadere il paese, ufficialmente a supporto delle forze ribelli “democratiche”.

Da anni, USA e NATO di avvalgono di Al Qaeda, dell’ISIS e di loro affiliati in Siria e in Iraq. Recentemente, il raggio d’azione di questi mercenari jihadisti, si sta espandendo in Afganistan contro i Talebani e nello Yemen contro gli Houti Sciiti. L’utilizzo di queste forze terroristiche sunnite nella Repubblica dello Yemen avviene in chiave anti-sciita, quindi indirettamente contro l’Iran: un paese nel mirino degli imperialisti.

Le nuove prove sul sostegno dell’Occidente a queste organizzazioni terroristiche in Siria, Iraq e Libia sono state recentemente divulgate da Dilyana Gaytandzhieva. Questa coraggiosa giornalista investigativa bulgara, ha pubblicato un reportage sulla spedizione di armi da parte degli Stati Uniti al Fronte di Al Nusra (Al Qaeda in Siria). L’inchiesta include immagini e documenti che provano il sostegno dell’Occidente all’ISIS nello Yemen.

La filiera delle armi dello Stato islamico nello Yemen porta al governo degli Stati Uniti: fascicoli Serbia (parte 1) foto armswatch.com

Dilyana Gaytandzhieva, nel suo articolo uscito il 1° settembre 2019 ha scritto: “Ho ricevuto in modo anonimo documenti esplosivi dalle industrie militari serbe Krusik e Jugoimport SDPR, con e-mail, memo interni, contratti, foto, programmi di consegna e liste d’imballaggio di un numero elevato di armi e dei loro acquirenti. Tra i documenti trapelati ci sono anche i passaporti scannerizzati di trafficanti di armi e funzionari governativi di Stati Uniti, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.

Si tratta di agenti coinvolti nel traffico, di almeno 3 milioni di armi serbe (proiettili di mortaio e razzi), inviate nello Yemen e in Siria negli ultimi tre anni. Rintracciando i numeri di lotto di queste armi, sono stata in grado di identificare e rintracciare le munizioni per i mortai dei terroristi dell’ISIS nello Yemen. In tal modo sono risalita fino all’acquirente, il governo degli Stati Uniti. Questi documenti svelano la più grande menzogna della politica estera degli Stati Uniti: combattere ufficialmente il terrorismo e supportarlo segretamente”.

Mentre la politica estera e di conseguenza il mainstream occidentali, continuano sostenere la parte sbagliata, diffamando ad esempio Hezbollah, le prove dimostrano che mentre ISIS e Al Qaeda massacrano i cristiani di Siria, Hezbollah li protegge.

Commentando un video pubblicato su Facebook l’1 settembre, il reverendo Andrew Ashdown della chiesa d’Inghilterra, testimone dei fatti sul campo, ha scritto: “In questo video commovente, i monaci e le monache del monastero di San Giacomo il Mutilato a Wars, in Siria descrivono come Hezbollah proteggeva il monastero quando l’area era occupata dall’ISIS. Nel novembre 2015 ho trascorso tre notti al monastero quando le linee frontali dell’ISIS erano ancora a solo 1 km di distanza. Ci sono state battaglie notturne … abbiamo dormito poco, ma i giovani combattenti Hezbollah si sono impegnati a proteggere il monastero. In verità hanno giurato che avrebbero dato la vita per farlo e per proteggere la presenza cristiana. I monaci e le monache si riferivano a loro come “angeli”.

Questa testimonianza controcorrente, giunta da un prelato anglicano, che denuncia come il governo britannico sostenga i jihadisti e dichiari guerra a Hezbollah, è davvero coraggiosa. Assai meno coraggio si può trovare in Italia, dove non c’è parte politica che si schieri contro la narrazione USA/NATO e a favore di Assad ed Hezbollah in Siria e Medio Oriente.

Ecco perché, nonostante il fronte italiano anti-Nato si sia indebolito, è necessario ritrovare un giusto orientamento geopolitico. Dobbiamo riprendere a criticare la politica estera del nostro paese smascherando le bugie della propaganda imperialista occidentale.

Luciano Bonazzi

Fonti: Mark Taliano e globalresearch.caDilyana Gaytandzhieva e i link esterni inseriti.

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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