Le elezioni truccate negli Stati Uniti sono la norma

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Le elezioni truccate negli Stati Uniti sono la norma

Spesso ci chiediamo: ma gli americani hanno una memoria? Riferendoci al movimento 99%, è un fatto evidente che l’One Percent, cioè il Nuovo Ordine Mondiale ha già deciso che vincerà Hillary, nonostante innumerevoli impedimenti legali e incapacità acclarata a ricoprire la Presidenza degli Stati Uniti.
Lo dimostrerebbe il fatto che membri del suo staff sono già stati inseriti da Obama negli uffici della Casa Bianca.
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Già questo fatto, prima del voto, fa capire che Hillary ha già vinto a prescindere dal voto degli americani.
Non a caso, Donald Trump, ha dichiarato che forse non avrebbe accettato i risultati delle elezioni se avesse visto i brogli tipici delle elezioni truccate.
Del resto le elezioni rubate sono una tradizione Statunitense, le elezioni vengono rubate a ogni livello: statale, locale e federale. Il voto di Richard J. Daley, Sindaco di Chicago, il voto in Illinois per John F. Kennedy, sono entrati nella leggenda. Il furto contro Al Gore, perpetrato nelle elezioni presidenziali del 2000, quando la Corte Suprema degli Stati Uniti,ostacolò il riconteggio dei voti in Florida è un altro esempio. I sondaggi mediatici che le macchine per il conteggio del voto elettronico fanno combaciare “quasi” fossero segretamente programmate per dare lo stesso esito, infine non resta alcuna traccia cartacea per chi volesse controllare.
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Ma perché si sospetta una frode elettorale contro Trump?
“Quando gli exit-polls differiscono in maniera sostanziale dal risultato finale, vuol dire che probabilmente l’elezione è stata truccata” l’ha affermato Clinton Eugene Curtis, colui che ha elaborato un software grazie al quale George W. Bush venne eletto. Utilizzando lo stesso imbroglio informatico, si fece eleggere presidente degli Stati Uniti per ben due volte di seguito, rubando voti ai suoi avversari (Al Gore, in Florida, nel 2000 e a Kerry, in Ohio, nel 2004).
Il software elaboratore di voti fu commissionato alla Yang Enterprises Inc. di Oviedo, Florida, azienda presso la quale Clinton Eugene Curtis lavorava come programmatore. Curtis aveva elaborato il programma in buona fede, non pensando che servisse per truccare le elezioni, ma solo come strumento per tutelarsi per scoprire eventuali brogli elettorali.
Vi è poi il caso del movimento per i diritti civili dei neri che lotta contro la manipolazione dei voti e denuncia che gli afro-americani non riescono a registrarsi per votare poiché nei loro quartieri mancano i seggi.
Comunque, l’élite americana sapendo già che l’elezione sarà rubata e che il suo compito è quello di nascondere il furto, ha incaricato i media di demonizzare Trump e bollare come complottismo ogni riferimento a brogli elettorali.
Parlando dei sondaggi, ogni volta ci dicono che Hillary ha vinto il faccia a faccia contro Trump, ma non è vero!Diciamo piuttosto che alcuni sondaggisti elaborano i dati perché forniscano un esito favorevole alla Clinton.
Per chi volesse approfondire la questione e ne avesse il tempo può fare una ricerca su ogni singolo quotidiano americano per vedere che Trump è sempre in testa.
Noi lo abbiamo fatto il 28 settembre scorso nel seguente articolo e siamo rimasti sorpresi Faccia a Faccia Clinton-Trump: le balle che la propaganda di regime ci propina
http://lucianobonazzi.altervista.org/faccia-faccia-clinton-trump-le-balle-la-propaganda-regime-ci-propina/
I sondaggi truccati hanno lo scopo di mostrare che Hillary è in testa, e così scoraggiare i sostenitori Trump dal voto, mentre si cerca di preparare l’opinione pubblica di tutto il mondo che Hillary è il presidente giusto per gli USA.

Luciano Bonazzi

Fonti>
-http://www.paulcraigroberts.org/
-http://reseauinternational.net/
-http://fuoridimatrix.blogspot.it/

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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