La Russia lancia un ultimatum agli Stati Uniti sul Mar Nero

Dov’è il luogo nel quale potete trovare facilmente l’Esercito USA? Ovviamente in casa dagli altri. Pensateci un attimo, un mare chiuso come il Baltico è infestato da navi, sommergibili e aerei statunitensi, che giustificano la propria presenza in quelle acque come azione di contenimento della “Minaccia Russa”. Un altro mare tradizionalmente presidiato da Washington è il Mediterraneo, dove la presenza statunitense si appoggia principalmente all’Italia, colonia di fatto della superpotenza.

Un altro mare presidiato da costoro, a dispetto del suo toponimo è il Mar Cinese Meridionale. In quelle acque, il Pentagono è ossessionato in particolare l’Arcipelago delle Spratly, punto di snodo di navi porta-container nell’ambito della Nuova Via Della Seta marittima. Sembra che la US Navy, non possa a fare a meno di disturbare con manovre militari, i mercantili cinesi in transito.

Il settore dell’arcipelago Spratly, punto di transito commerciale della Nuova Via della Seta Marittima

Un altro mare che sembra attrarre irresistibilmente la US Navy è il piccolo Mar d’Azov, un specchio d’acqua diviso a metà tra Russia e Ucraina. Ebbene, sembra che gli statunitensi non possano fare a meno di ficcarcisi dentro, l’ultima volta ci hanno provato nel dicembre 2019. In ogni caso, anche il Mar Nero è un’area ambita dal Pentagono, il quale sembra ignorare che  secondo il diritto internazionale, in queste acque, non sono ammessi più di 21 mezzi militari contemporaneamente.


Visto che le nazioni affacciate su questo mare, Bulgaria, Georgia, Turchia, Romania, Russia e Ucraina, sono già presenti con i propri mezzi militari, i pattugliamenti statunitensi sono illegittimi. La presenza americana, congestiona queste acque, destabilizzando gli equilibri tra le nazioni dell’area, col rischio d’ingenerare incidenti, che potrebbero scatenare un conflitto militare in Europa.

Fatte queste debite premesse, in questi giorni diverse agenzie di stampa informano che la Russia si accinge a lanciare un ultimatum agli Stati Uniti, perché la smettano di entrare nel Mar Nero con mezzi militari. Secondo le accuse lanciate dalla Federazione Russa, gli Stati Uniti e la NATO continuano a inviare le loro navi nel Mar Nero, col chiaro intento di provocare Mosca. Secondo l’Agenzia di Stampa cinese Sohu, in precedenza, dopo che diversi mezzi occidentali erano entrati in queste acque,  i russi avevano lanciato un primo avvertimento, che indusse USA e NATO ad agire prudentemente. Però, quando le “acque” dopo qualche mese si calmarono, gli statunitensi ripresero a spadroneggiare nel Mar Nero.

I giornalisti cinesi hanno commentato: “La Russia è stata costretta ad adottare misure rigorose per proteggere i suoi interessi nel Mar Nero”. Secondo l’Agenzia Sohu, la Federazione Russa avrebbe minacciato di affondare le navi militari occidentali se non lasceranno l’area entro tre giorni. Questa dura reazione secondo l’Agenzia Rus OnLine sarebbe anche conseguente ai piani americani in Siria, che vorrebbero provocare una nuova escalation nella regione con l’aiuto di jihadisti controllati da loro.

A conferma di quanto riferito dai giornalisti cinesi e russi, negli ultimi tempi la Russia ha davvero iniziato a reagire alla minima apparizione di navi da guerra americane nelle acque del Mar Nero, affiancandole con i propri aerei da combattimento e navi militari e scortandole durante il loro tragitto. In tal modo la Russia vuole dimostrare agli statunitensi la propria indisponibilità a lasciar vagare a suo piacimento la US Navy davanti ai propri confini e di essere pronta a reagire ad ogni minaccia.

Luciano Bonazzi

Fonti: Agenzia di Stampa cinese Sohu e Rus OnLine

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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