Mercoledì 27 novembre 2019, il segretario della NATO Jens Stoltenberg e il presidente di Boeing International, Sir Michael Arthur, si sono dati appuntamento all’aeroporto di Melsbroek, Bruxelles. foto nato.int
Motivo dell’incontro, la stipula di un contratto del valore di 1 miliardo di dollari con Boeing, per l’acquisto di aeri di sorveglianza AWACS che andranno a modernizzare la flotta dell’Alleanza. Gli aerei AWACS vengono utilizzati da decenni nelle operazioni di sorveglianza NATO in Europa e pattugliano i cieli americani soprattutto dopo gli attentati alle Torri Gemelle. Ufficialmente, degli attacchi suicidi dell’11 settembre 2001 era responsabile un gruppo di terroristi di al-Qaida, che causò la morte di 2.977 persone e il ferimento di oltre 6.000: dopo il 2001, gli AWACS vennero ampiamente impiegati in Afghanistan e contro l’ISIS.
Il segretario Stoltenberg ha salutato con favore la firma del contratto con Boeing, che fornirà la NATO di 14 nuovi velivoli AWACS, dotati di sofisticate capacità di comunicazione e networking. I cittadini dei 16 paesi alleati della NATO, stanno finanziando questa acquisizione che coinvolge anche aziende Europee e Nordamericane, in grado di fornire i velivoli di alta tecnologia. Il presidente di Boeing International Sir Michael Arthur, ha definito il binomio NATO-AWACS quale simbolo di eccellenza transatlantica, in termini di tecnologia e partenariato. Questo programma di modernizzazione del velivolo, garantirà agli acquirenti “continuità nella prosperità” .
Il segretario generale Stoltenberg, ha detto che la NATO continuerà ad adattarsi e che sta pianificando di sostituire tutti i vecchi modelli AWACS, entro il 2035: “La NATO lavorerà a stretto contatto con l’industria, convinta che tecnologie come l’intelligenza artificiale, i sistemi autonomi e i big data, potranno aiutarla”. foto dod.defense.gov
Stoltenberg ha concluso dicendo che la NATO è una piattaforma, nella quale gli alleati possono unire le forze e investire in nuove capacità per la sicurezza condivisa: “Continueremo a modernizzare e ad adattare la nostra Alleanza, sia ora che in futuro”.
Fonti: globalsecurity.org oltre ai link esterni inseriti nell’articolo.
