Il Presidente Sergio Mattarella, insignendo Asmae Dachan premia i jihadisti – VIDEO

La giornalista Asmae Dachan (foto repubblica.it)

Alcuni giornali come Avvenire, hanno espresso dubbi moderati riguardo alla giornalista Dachan che Mattarella vorrebbe premiare. Altri, partendo dal giornalista Gian Micalessin, esprimono fortissimi dubbi su tale onorificenza. C’è poi il gruppo piuttosto esteso di giornalisti geopolitici indipendenti come Stefano Orsi dell’agenzia geopolitica Saker Italia, Vanessa Beeley di 21st Century Wire, Tulsi Gabbard, membro del congresso USA, veterana di guerra e Candidata alla presidenza degli Stati Uniti, che hanno svelato le collusioni occidentali coi terroristi in Siria . Ma l’elenco di quanti si sono interessati alla guerra di Siria, svelando tutte le nefandezze compiute da un’opposizione fittizia finanziata e armata da Stati Uniti e occidente, è assai più lungo.

Al-Qaeda/Al-Nusra – ISIS Al-Bagdadi foto cnn

La pseudo-opposizione pseudo-democratica siriana è in gran parte composta da mercenari stranieri, integralisti islamici occidentali e del Caucaso, dell’Asia centrale. A questi si sono aggiunti gli Uiguri provenienti dallo Xinjang cinese, etnia in conflitto con Pechino, che vorrebbe instaurare nella regione uno stato islamico. Vanno poi sommati i terroristi di Al-Nusra / Al-Qaeda e i Fratelli Musulmani dei quali Malik Obama fratello di Barak Obama è uno dei leader e, udite udite, il Califfo Al-Bagdadi creato dal Pentagono.

Malik e Barak Obama alla Casa Bianca foto kenyans.co.ke

Fiancheggiatori collaterali dei macellai, erano i loro supporters, che in occidente fornivano notizie deviate ai media mainstream, come l’Osservatorio siriano per i diritti umani oltre a varie onlus e attivisti legati a vario titolo a costoro.

L’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito all’italo-siriana Asmae Dachan

 

Asmae è figlia di Mohamed Nour Dachan, ex presidente Ucoii e attuale dirigente della comunità islamica di Ancona, legato ai Fratelli Musulmani, organizzazione che alimenta l’integralismo islamico nel mondo.

Asmae Dachan ha stretti legami con Haisam Sakhanh e Ammar Bacha, due jihadisti responsabili del massacro di alcuni militari siriani. La stessa Dachan è stata ripresa durante una manifestazione a Milano, al fianco di Haisam Sakhanh, oggi detenuto in Svezia con una condanna all’ergastolo. In ultimo la “signora” è nota per aver definito l’Hijiab una “carezza protettiva”.

https://www.youtube.com/watch?time_continue=1&v=EWdoqjxnbA0

MANIFESTAZIONE CONTRO ASSAD A MILANO – 11/03/2012 PARLA LA GIORNALISTA ITALO SIRIANA ASMAE DACHAN

La Dachan ha poi stigmatizzato chi esprime dubbi sull’onorificenza Quirinalizia, per le sue posizioni integraliste, perché simpatizzante di terroristi islamici, ma anche per il suo sostegno alla creazione di uno stato salafita in Siria. A queste accuse ha risposto ribaltandole: “La libertà è il bene cui ciascun essere umano ha diritto ed è per questo che da italiana di origini siriane e da giornalista ho raccontato la tragedia del popolo siriano. A proposito del velo che porto in testa, considero le scelte delle donne un fatto che appartiene alle donne”.

Una risposta, a nostro parere di circostanza, poiché non richiede nemmeno lo sforzo di “mentire dissimulando”, cioè l’arte affabulatoria della Taqiya. Questo prodigioso esercizio lessicale islamico, consente al combattente per il Jihad, di mentire o compiere qualunque azione Haram, cioè contraria all’Islam, mentre è impegnata nello sforzo della Guerra Santa.

Elementi interessanti che vale la pena evidenziare.

 

In primis ci sono gli stretti legami tra almeno due jihadisti partiti per combattere in Siria e il clan Dachan. Infatti la sorella di Asmae è stata, se non lo è ancora, fidanzata con Ammar Bacha, uno dei quattro “siriani di Cologno” immortalati in Siria mentre combattono contro l’Esercito Regolare siriano.
I quattro jihadisti di Cologno Monzese che combattevano per il califfato in Siria. foto Tempi

Nel video inserito sopra, accanto a Bachasi si vede Haisam Sakhanh, già fotografato in Siria nel maggio del 2012, mentre partecipava al plotone d’esecuzione che  “giustiziava” sette soldati siriani nudi e inginocchiati con la faccia nella polvere. Il video dell’esecuzione, pubblicato nel 2013 dal New York Times portò all’identificazione di Sakhanh che oggi è detenuto in Svezia dove sconta l’ergastolo per quell’atto terroristico.

Nel video risalente al marzo 2012, della durata di tre minuti e mezzo girato a Milano, Amsae Dachan viene ripresa mentre arringa i profughi siriani contro Assad, avvolta nella bandiera della cosiddetta “Siria Libera”. Alla sinistra della Dachan è presente Haisam Sakhanh, che solo il mese prima era stato arrestato a Roma per aver assaltato l’ambasciata siriana, il quale, dopo un processo per direttissima era stato rilasciato rimediando una semplice denuncia.

Terroristi giustiziano sette soldati siriani. Richiedente asilo siriano collegato alle uccisioni di massa è stato arrestato in Svezia –  video New York Times

A tal proposito, la Dachan, sulla pagina Facebook della “Comunità Siriana a Roma” aveva appoggiato quell’assalto definendo i jihadisti “un gruppo di attivisti per i diritti umani in Siria” e definendo l’attacco come “un gesto, dall’alto valore simbolico”. Dunque, per la Dachan quei terroristi guidati da Sakhanh erano “attivisti per i diritti umani”.

Nel suo discorso, la Dachan attaccava duramente il governo Assad e lamentava la presunta indifferenza del mainstream, che al contrario era ormai divenuto la gran cassa dell’Ufficio Stampa di Al-Qaeda, grazie all’Osservatorio siriano per i diritti umani, alle cui mistificazioni i media attingevano a piene mani: “Non ci arrendiamo alle violenze che il regime sta usando contro di noi. Noi siamo la Siria in Italia, siamo i portatori di questa bandiera dell’indipendenza, della libertà. Stiamo ricostruendo un nuovo paese dopo 40 anni di regime spietato”.

Nelle sue dichiarazioni, la Dachan scomoda anche quello che definisce il “massacro di Hama”, risalente al febbraio del 1982, quando l’esercito siriano fronteggiò, sconfiggendoli i terroristi della Fratellanza Musulmana. Tracciando un parallelo discutibile, la Dachan dichiarò, “La prima vittima di questo regime è stata proprio la verità” sostenendo che oggi, al contrario di allora, il mondo vede in diretta i massacri in Siria… cioè quelli perpetrati dai terroristi in Siria?

La Dachan, replica a chi parla di jihadisti armati e ribelli “Non siamo ribelli, siamo costruttori di pace”.

 

Riguardo al famoso reportage della Dachan che giustificherebbe l’onorificenza, qualche dubbio ci sembra lecito. Girato nell’agosto del 2013 ad Aleppo, città all’epoca controllata da Jabhat al-Nusra (versione locale di Al-Qaeda), sarebbe interessante sapere se durante le riprese, la giornalista fosse scortata proprio da loro. Nei fatti, a quel tempo, tutti i giornalisti non schierati e accreditati dai terroristi, erano impossibilitati a entrare nella zona per fare reportage: come ha fatto la Dachan ad operare in loco senza l’appoggio di Al-Qaeda?

Se nell’immediato dopoguerra, molti intellettuali e gerarchi nazifascisti aderirono all’Islam (Mussolini si definiva La Spada dell’Islam e protettore dei musulmani), dopo il ’68-’77, parecchi intellettuali e militanti di sinistra si rifugiarono a loro volta in quell’ideologia. Resta il fatto che oggi, mentre la destra è in preda al misticismo cristiano, vero o presunto, la sinistra si è saldamente legata all’Islam.

🤔 Leoluca Orlando:"Il Corano è come la luce quando è buio""Il Corano è come il sole durante il giorno""Il Corano invita a stare insieme""È ciò che illumina il cammino dell'uomo"

Gepostet von Luciano Bonazzi am Dienstag, 28. Mai 2019

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando Cascio su Islam e Corano

È poi curioso il silenzioso giustificazionismo di intellettuali e femministe sulla sottomissione della donna all’uomo e sul rifiuto da parte dei musulmani dello Stato Laico Costituzionale, al quale contrappongono la Sharia.

L’ex presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, la ministra degli Esteri della Comunità Europea Federica Mogherini e la leader di Più Europa, Emma Bonino

È esattamente in quest’ottica che a qualcuno sembra una figata concedere un’onorificenza presidenziale ad Asmae Dachan,  personaggio che, pur nel rispetto delle idee, resta quantomeno discutibile per le sue frequentazioni e che viene smentita dalla cruda realtà siriana.

Luciano Bonazzi

Le fonti le trovate nei link, nel video e nelle immagini inserite nel testo

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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