#Coronavirus Oltre le chiacchiere del nostro governo, da Putin e Trump, due ricette concrete per affrontare la crisi economica globale

Contro la crisi globale Donald Trump stampa dollari dal nulla e utilizza la “Helicopter Money“, Vladimir Putin utilizza il “Modello keynesiano” tassando i ricchi e redistribuendo la ricchezza verso il basso. foto cnn.com

Forse la decisione di Vladimir Putin piacerebbe al 99%, cioè alla maggior parte dei cittadini americani, ma al contrario il Congresso USA scaricherà i costi della crisi sul contribuente medio americano. Inoltre, la Federal Reserve utilizzerà altri 4,5 trilioni per acquistare titoli tossici nel mercato delle obbligazioni societarie. Nel periodo precedente alla crisi finanziaria del 2008, le obbligazioni societarie “tossiche” furono l’arma utilizzata dai neoliberisti per appropriarsi di trilioni di dollari degli investitori. Poco prima della crisi covid-19, i “nodi” causati da un mercato globale drogato dai titoli tossici, stavano venendo al “pettine”. Questo grave problema, angosciava tutta la comunità finanziaria globale, consapevole che era solo questione di tempo prima che il mercato esplodesse.

Foto: intermarketandmore.finanza.com

Ciò che il Congresso degli Stati Uniti ha appena approvato con lo stanziamento dei suddetti 4.5 trilioni di dollari, non è altro che il trasferimento del rischio di credito nel debito pubblico statunitense. Inoltre, si consideri che da decenni, Washington stampa soldi che non hanno un controvalore in riserve auree o altri beni durevoli. Nei fatti la valuta stampata si basa su se stessa, senza controvalore, sfruttando la predominanza statunitense sul resto del mondo. Comunque si valuti la decisione statunitense, in questo modo verranno distribuiti ai cittadini circa 1000 $ ad adulto e 500 a ogni bambino. Con la loro mossa, gli Stati Uniti hanno inoltre dimostrato che uno stato può stampare soldi a propria discrezione, senza renderne conto a nessuno: nemmeno all’Unione Europea!

Foto: canarias7.es

Contrariamente alla ricetta economica del capitalismo USA, la decisione del presidente Vladimir Putin è stata quella di lanciare un programma di aiuti rivolto ai cittadini russi economicamente più deboli. Il costo degli aiuti a queste persone, non si riverserà nel debito pubblico russo, ma sarà coperto dai tanti cittadini, che dopo il crollo dell’Unione Sovietica, si arricchirono grazie al fatto di sapersi “muovere” nel nuovo sistema capitalistico. Nei fatti, Putin non vuole tornare al vecchio sistema comunista, ma si muove nel quadro di una redistribuzione keynesiana, cercando di riavvicinare le due “lame” della forbice sociale che separa ricchi e poveri: l’intento di Putin è quello di condividere equamente i costi di questa crisi inattesa.

La decisione di far pagare l’emergenza ai cittadini più ricchi, davanti all’emergenza diventa una questione di equità. Ma chi sono le persone coinvolte nel piano di Putin? Sono quelli citati nel discorso che ha pronunciato alla nazione la scorsa settimana: “Dobbiamo adottare ulteriori misure, principalmente per garantire la protezione sociale della nostra gente, dei loro redditi e posti di lavoro, nonché sostenere le piccole e medie imprese… tutte le prestazioni di protezione sociale a cui hanno diritto i nostri cittadini dovrebbero essere rinnovate automaticamente nei prossimi sei mesi… se una famiglia ha diritto a sussidi, non dovrà confermare regolarmente il proprio reddito pro capite per continuare a ricevere questo sostegno statale…”.

Infine ha indicato di voler coprire: ” …tutti i pagamenti ai veterani di guerra e ai lavoratori, in occasione del 75° anniversario della Grande Vittoria (La Seconda Guerra Mondiale), saranno effettuati prima delle vacanze di maggio… è poi essenziale sostenere le famiglie con bambini, quanti sono in congedo per malattia e le persone che hanno perso il lavoro”.

Come abbiamo visto, negli Stati Uniti, il presidente Donald Trump ha scelto una soluzione ultra-capitalistica. Al di la delle critiche, la manovra USA ha il pregio di distribuire soldi ai cittadini col metodo definito “Helicopter Money“. Negli USA il denaro che viene versato direttamente ai cittadini ammonta a circa 1000 $ per adulto e 500 per ogni bambino e i costi dell’operazione saranno riversate nel debito pubblico. La via scelta da Vladimir Putin è simile a quella del redistribuzionismo keynesiano e metterà nelle tasche dei cittadini russi, tra i 50.000 e i 75.000 rubli (tra i 600 e gli 850 Euro) a testa.

Indipendentemente dalla via che si voglia scegliere, bisogna mettersi in testa che presto, a causa del coronavirus, anche l’Italia si troverà ad affrontare una tragedia economica di proporzioni globali. Per un paese come il nostro, è necessario smettere di chiacchierare come fa il nostro governo. Oggi è indispensabile agire ed erogare denaro non già alle banche, ma direttamente ai cittadini e alle piccole e medie imprese. Occorre che l’esecutivo cominci ad agire concretamente, superando i vuoti proclami: basta chiacchiere, fuori i soldi!

Luciano Bonazzi

Fonti: Ispirato a Putin Says ‘the Rich Must Pay’ for the Coronavirus e supportato dai link esterni inseriti nel testo.

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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