#Coronavirus Gli USA bloccano la risoluzione delle Nazioni Unite di tregua globale

Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite – foto kashmirobserver.net

 

Nell’Aprile scorso, il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres, fece richiesta a tutte le nazioni belligeranti, di sospendere tutte le ostilità, per favorire le cure contro il coronavirus. Oltre alla richiesta di cessate il fuoco, il segretario sollecitò tutte le nazioni, comprese quelle occidentali a guida statunitense, di sospendere tutti gli ‘embargo’ economici applicati alle nazioni ‘nemiche’, quantomeno sui dispositivi igienico-sanitari e sui farmaci.

L’appello di Guterres, inizialmente venne accolto dalla Coalizione Saudita che dispose il cessate il fuoco nello Yemen, mentre USA e NATO proseguirono le loro provocazioni, nel Mar Baltico e Mar Nero contro la Russia, e nel Mar Cinese Meridionale contro la Repubblica Popolare di Cina. Gli occidentali, non hanno nemmeno allentato l’embargo contro Iran, Venezuela, Cuba e Russia, sprezzanti dei danni causati sulle popolazioni civili dalla pandemia.

All’inizio della scorsa settimana, gli Stati Uniti avevano infine dichiarato che avrebbero accettato la risoluzione dell’ONU, votandone il testo. Mentre i rappresentanti mondiali e gli osservatori tiravano un sospiro di sollievo, il giorno dopo, Venerdì 8 maggio, Washington ha fatto una completa inversione di marcia e applicando il proprio potere di veto in seno al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha impedito di votare la risoluzione sul cessate il fuoco.

La repentina decisione degli Stati Uniti ha sbalordito gli altri paesi membri del Consiglio, che non si capacitano del fatto che con il loro voltafaccia essi favoriranno il proseguimento di vari conflitti mondiali. Inoltre, essendo la risoluzione collegata alla cessazione degli ‘embargo’ sanitari, la decisione presa da Washington va a negare gli aiuti sanitari alle nazioni messe in ginocchio dal covid19, una pandemia che non colpisce i governanti “nemici”, ma le popolazioni innocenti.
La sbalorditiva decisione presa dai rappresentanti statunitensi, è stata accompagnata da una scarna dichiarazione rivolta agli altri 14 membri del Consiglio di sicurezza: “Gli Stati Uniti non possono sostenere l’attuale progetto”. Un decina di parole in tutto per liquidare tutti gli sforzi diplomatici durati quasi due mesi, impiegati in un difficile lavoro negoziale, una risoluzione di pace e buonsenso cancellata dalla nazione dominante, per la sua sola brama espansionistica.

Luciano Bonazzi

fonte: kashmirobserver.net oltre ai link inseriti nel testo

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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