Da CAOLAN ROBERTSON, giornalista di TheRebel.Media, riceviamo una richiesta di supporto economico e l’invito a continuare a firmare la petizione in difesa del collega Tommy Robinson, vittima del “Politically Correct”.
Regno Unito – La scorsa settimana, la polizia ha fatto irruzione alle 4 del mattino nella casa di famiglia di Tommy Robinson e lo ha trascinato in prigione.
Il suo crimine? Fare il suo lavoro di giornalista.
Presso il tribunale di Canterbury, Tommy stava documentando per TheRebel.Media, le fasi del processo a una gang di pedofili musulmani, colpevoli dello stupro di una 16enne. Mentre completava il servizio giornalistico sulla scala esterna del tribunale assieme a innumerevoli giornalisti, che a loro volta commentavano il processo davanti alle telecamere, alcuni agenti di polizia giudiziaria, uscivano dal tribunale accusando a Tommy Robinson di aver filmato i pedofili all’interno dell’aula del tribunale. L’accusa è infondata, perché anche volendo, la polizia aveva fatto uscire gli imputati da un’altra porta e non dall’entrata nella quale si trovavano i giornalisti. Successivamente, come già spiegato, la polizia si è recata a casa di Tommy alle 4 del mattino, una modalità d’arresto normalmente riservata ai terroristi, e ha trascinato il giornalista in prigione.
TheRebel.Media ha immediatamente incaricato uno Studio Legale di occuparsi del caso di Tommy Robinson, i legali sono riusciti a far uscire il giornalista dietro pagamento di una cauzione. Il tribunale ha inoltre ordinato a Tommy di non parlare del caso.
Lo Studio Legale incaricato, è uno dei più prestigiosi e in grado di difendere Tommy circa il suo diritto di libertà di parola e di stampa, ma come si può immaginare, è anche particolarmente costoso. Finora sono state spese 10.000 sterline, ma il conto è destinato a crescere.
TheRebel.Media e Caolan Robertson chiedono un aiuto per coprire le spese legali di Tommy. Basta qualunque cifra, anche un dollaro, una sterlina o un euro in questo sito>>> www.SaveTommy.com. Facciamo in modo che Tommy possa tornare al suo lavoro di giornalista.
Sempre nel sito, è possibile firmare la petizione rivolta a Jon Boutcher, capo della polizia di Bedfordshire, un funzionario che, non gradendo il giornalismo d’inchiesta di TheRebel.Media, ha deliberatamente ordinato l’arresto notturno e che da 4 anni cerca d’intimorire Tommy e la sua famiglia. Facciamo in modo che questo agente Jon Boutcher, la smetta di utilizzare la sua autorità per perseguitare Tommy Robinson per motivi ideologici e personali.
Cordialmente:
Caolan Robertson per TheRebel.Media