Riyadh ritira l’esercito dallo Yemen e invia mercenari sudamericani
Da quasi due mesi non ci occupiamo dello Yemen, paese nel quale una coalizione di macellai Sunniti a guida Saudita, da anni porta avanti il genocidio del popolo dell’ex-Yemen del Sud e in particolare dell’etnia Houti di fede Sciita. Questo genocidio effettuato con la complicità dell’occidente, Italia compresa, è fin qui costato diversi miliardi di dollari solo per gli armamenti.
8 gennaio 2016, Il governo italiano concorda con gli Al-Saud l’invio di armi, definendolo genericamente “accordi commerciali” Italia-Arabia Saudita. Alla stipula contrattuale vi furono gli squallidi retroscena riferiti da IL FATTO QUOTIDIANO: Governo in visita in Arabia Saudita. La missione finisce in rissa per spartirsi i Rolex donati dai Sauditi ai nostri rappresentanti
In concreto, l’Arabia Saudita ha deciso di ritirare le sue truppe dallo Yemen, per sostituirle con militari in congedo provenienti da paesi dell’America Latina. Il regime di Riyadh pagherà premi d’ingaggio tra i 4000 e i 5000 $ al mese. All’inizio dell’offensiva, l’Arabia Saudita era certa che il movimento popolare yemenita Ansarallah e l’esercito yemenita fossero impreparati e non disponessero di armi sufficienti. Forse, l’intelligence araba, non era al corrente del fatto che il deposto presidente Ali Abdullah Saleh, possedeva armi per un valore di 75 miliardi di dollari.
Dicembre 2017: L’esercito affiancato dal popolo yemenita contrattacca efficacemente i Sauditi
Il sottovalutato popolo yemenita non aveva alcuna intenzione di sottomettere alla dinastia Al-Saud lo Yemen, questo è stato ampiamente dimostrato dalla fiera resistenza opposta al nemico saudita.
Il ministro degli Esteri saudita Adel al-Jubeir affermava che le milizie Huthi di Ansarallah con “soli” 50.000 elementi, non avevano seguito nello Yemen, mentre in realtà, le tribù yemenite del paese sostenevano Ansarallah e combattevano l’esercito saudita e i suoi fiancheggiatori.
A questo proposito, il canale televisivo americano MBC ha recentemente dichiarato che Riad ha perso la guerra in Yemen e che l’esercito saudita ha subito gravi perdite: “…i comandanti sauditi non hanno fornito il bilancio delle vittime, ma si sa che ogni giorno, tra 10 e 20 soldati sauditi vengono uccisi nello Yemen: L’Arabia Saudita non può più nascondere il suo fiasco militare”.
Ora che l’esercito saudita ha infine deciso di ritirare le truppe dallo Yemen, resteranno da affrontare i mercenari di Riyadh, ma siamo certi che lo Yemen non si piegherà!
Luciano Bonazzi
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