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Venezuela: Il fronte anti-Maduro entra nel governo; gli Stati Uniti cercano un qualsiasi pretesto per far scoppiare una guerra, per fermare il Petroyuán Cinese.

Venezuela: Quattro su cinque neo-governatori, eletti nelle fila dell’opposizione, giurano fedeltà alla nuova Costituzione Bolivariana. A quanto pare, l’opposizione venezuelana, è più moderata delle folle che per settimane hanno scatenato violenze nel paese e che ora non si fanno più sentire. Come abbiamo documentato in precedenti articoli sul Venezuela, Le folle erano composte certamente dagli strati poveri della popolazione, ma al loro interno erano stati infiltrati agitatori e mercenari latinos, addestrati dalla CIA in Colombia per aumentare il livello dello scontro.

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Durante i violenti scontri, si sono contate numerose vittime, in maggioranza Militanti Bolivariani, Poliziotti e Militari, raggiunti da spari tra la folla o linciati da centinaia di persone inferocite abilmente dagli agitatori.

Oggi possiamo dire con certezza, che la nuova Costituzione non è poi così dittatoriale come sostenevano imperialisti e media occidentali, lo dimostra il fatto che quattro nuovi governatori d’opposizione, eletti nelle elezioni federali del 15 ottobre, hanno giurato e si sono insediati. Si tratta di Laidy Gomez che governerà lo stato di Tachira, Alfredo Diaz quello di Nueva Esparta, Ramon Guevara il Merida e Antonio Barreto Sira s’insedierà nell’Anzoategui.

La cerimonia di giuramento è stata boicottata da alcuni rappresentanti dell’opposizione, ma sostanzialmente tutto si è svolto in un clima sereno. Forse, parte dell’opposizione temeva di perdere il controllo delle regioni nelle quali ha ottenuto la maggioranza, resta comunque il fatto che l’opposizione potrà governare democraticamente e questo è un successo per Maduro e i Bolivariani, che hanno sempre sostenuto che la democraticità della svolta politica.

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Nel luglio scorso, il Presidente Vladimir Putin aveva avvisato gli Stati Uniti intimando loro: “Non cercate di destabilizzare il Venezuela”, dopo che la Russia aveva ufficialmente accusato gli Stati Uniti di destabilizzare il paese, ricordando a Trump che il Venezuela, è unito alla Russia da stretti vincoli d’amicizia e partenariato strategico. Il presidente Nicolás Maduro si era recato in Russia a gennaio e a ottobre per incontrare Vladimir Putin e discutere delle speculazioni sui prezzi del petrolio, che pilotate da gruppi finanziari, danneggiano l’economia dei due paesi.

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Dopo la recente creazione del Petroyuán Cinese, strumento economico destinato a ridimensionare l’egemonia globale del dollaro USA, l’analista finanziario Timothy Maxwell Keiser ha avvertito i paesi che vogliono svincolarsi dal Petrodollaro per passare al Petroyuán, che si sarebbero resi colpevoli di obbligare gli Stati Uniti a scatenare una guerra vera e propria per difendere i loro interessi: “Saddam Hussein voleva vendere il suo petrolio in euro e lo hanno ucciso, Muammar Gaddafi voleva vendere la sua energia in una valuta alternativa al dollaro statunitense e anche lui è stato ucciso”. Per Keiser, il settore finanziario e il complesso industriale e militare Statunitensi, non rinunceranno mai all’egemonia del dollaro senza combattere e useranno il loro strumento preferito: la guerra.

Riguardo i possibili scenari scatenanti ha ipotizzato che: “Forse faranno scoppiare una guerra tra Giappone e Cina o forse una guerra con la Corea del Nord”. Keiser ha sottolineato che il piano cinese di contrattare in Petroyuán, entro la fine dell’anno farà si che molti paesi si coalizzino in una sorta di movimento per la de-dollarizzazione, al fine di contrastare gli imperialisti.

La Cina è risoluta e determinata, ha le risorse per attuare la de-dollarizzazione e ha il sostegno di paesi chiave per fare cartello contro gli Stati Uniti, oltre alla Russia vari partner e l’Iran, si aggiungerebbe a sorpresa l’Arabia Saudita, per quanto riguarda il Regno Unito post-Brexit vedremo, ma ecco un’Orizzonte Geopolitico che cambia.

Luciano Bonazzi

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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