A due soli mesi dalla fine del suo incarico presidenziale, Barack Hussein Obama, in cerca degli ultimi profitti, è riuscito a piazzare 72 F-15 al Qatar: Emiro e McDonnell Douglas sapranno ringraziarlo per la mediazione.
Ovviamente, questo strano “Nobel per la Pace” si comporta come ignorando, che in una regione in pieno conflitto armato, sarebbe opportuno evitare di aggiungere benzina al fuoco: ma si sa, “Pecunia non olet”!
Il Qatar, ha dunque acquistato 72 McDonnell Douglas F-15 di quarta generazione, comprensivi di tutti i più sofisticati optional e dei più aggiornati missili. Il costo totale di 21.1 miliardi di $, pari a 19,9 miliardi di €, una cifra colossale che avrà fatto sorridere tanto l’azienda McDonnell Douglas, quanto l’illustre mezzano presidenziale.
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Mosib Na’imi, editore del quotidiano iraniano Al-Vafagh, citando la Defense Security Cooperation Agency ha dichiarato: “Normalmente, la decisione di vendere armamenti è presa dagli Stati Uniti, facendo pressioni nel partenariato NATO, che opportunamente sollecitato, cede ed effettua l’acquisto. Ciò accade ogni volta che Washington ha urgente bisogno di soldi. Ci sono state operazioni analoghe in Arabia Saudita, la quale ha speso tra i 12 e i 30 miliardi di dollari, cioè dagli 11,3 ai 28,3 miliardi di euro”.
Secondo l’editore, nei due mandati di Barack Hussein Obama, i Paesi del Golfo sono stati sollecitati a spendere miliardi di dollari in armamenti su pressione del presidente USA.
“Ci si chiede cosa se ne farà il Qatar, nazione che non è in conflitto, di questi caccia. Solitamente, l’acquisto di un così gran numero di mezzi militari viene effettuato in preparazione di una guerra. L’unica cosa che oggi sappiamo e che il Qatar e l’Arabia Saudita sono coinvolti solo finanziariamente e politicamente nei conflitti militari del medio oriente”.
Mosib Na’imi, non senza un pò d’ironia ha inoltre osservato che il piccolo Emirato del Qatar, con tutti gli armamenti ch’è stato costretto a comprare, riempirà tutto il suo territorio di materiale bellico del quale non saprà che farsene. Da parte sua, Barack Hussein Obama, ha sempre distolto l’attenzione dell’opinione pubblica dai suoi traffici di armi, che tanto hanno reso felici le aziende militari americane, ma ha anche manipolato il settore petrolifero… Vabbè! Due mesi e ce lo toglieremo di torno!
Luciano Bonazzi
Fonti>
-http://www.al-vefagh.com/
-http://reseauinternational.net/
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