#Syria #GhoutaEst I media occidentali esaltano i terroristi/Western media exalt the terrorists


Riguardo all’offensiva dell’Esercito Siriano supportato dalle Forze Aerospaziali Russe a Ghouta Est, la narrazione unilaterale mediatica italiana e occidentale ha ormai raggiunto livelli di propaganda mediatica preoccupanti. Con troppa leggerezza si parla di stragi di civili, quasi a voler inculcare nelle rintronate menti della gente l’idea che le forze armate coinvolte stiano radendo al suolo una città siriana e la sua popolo inerme per pura cattiveria: Le cose, ovviamente non stanno così.

I cristiani di Damasco, da settimane sono fatti oggetto di pesanti bombardamenti nel loro quartiere, causati dai terroristi. Di questi jihadisti, probabilmente di Al-Nusra/Al-Qaeda, asserragliati nella città di Ghouta e che lanciano razzi contro i cristiani di Siria, non riferisce alcun telegiornale. Sembrerebbe esserci la volontà di censurare la notizia, che quei jihadisti sono finanziati dalle Monarchie Sunnite, che li riforniscono di armi di fabbricazione italiana.

8 gennaio 2016, Matteo Renzi s’impegna a fornire armi ai sauditi, nel quadro degli “Accordi commerciali Italia-Arabia Saudita”. Alla stipula degli accordi, ricordiamo lo squallido retroscena riferito da IL FATTO QUOTIDIANO: Governo in visita in Arabia Saudita, “La missione finisce in rissa per spartirsi i Rolex donati dai Sauditi ai nostri rappresentanti”.

Così come, durante l’attacco masochista alla Libia la narrazione mediatica riferiva di crimini di Gheddafi contro il proprio popolo, lo stesso narrato viene oggi proposto contro Assad. Ovviamente, se il presidente Siriano fosse il dittatore che descrivono, sarebbe già fuggito da tempo con le casse dello stato e non rimarrebbe al suo posto a lottare contro i terroristi e in difesa del proprio popolo e paese.

Nella realtà dei fatti, fin dall’insediamento del Califfato in Siria e Iraq, gli strateghi del Pentagono sono impegnati a inculcare nell’opinione pubblica mondiale, attraverso i media, l’idea del mostro di Damasco. Così come durante la liberazione di Aleppo si denunciavano i “Crimini di Guerra di Assad”, oggi mentre egli tenta di liberare Ghouta Est, l’occidente insiste a raccontarci di stragi, ignorando i civili uccisi da terroristi sdoganati come ribelli moderati: in pratica s’invoca un cessate il fuoco che andrebbe solo ad avvantaggiare gli jihadisti.

In ogni guerra, ci sono, purtroppo, vittime innocenti e per quanto un bombardamento possa essere “chirurgico”, la morte di civili continua a essere inevitabile, come nel caso dei bombardamenti Statunitensi, che in quanto a stragi di bambini non sono secondi a nessuno!

Pur ripudiando la guerra, noi in caso d’invasione giustifichiamo la resistenza quale imprescindibile dovere civile per difendere il proprio paese. In base alle esperienze maturate negli anni, pragmaticamente l’opinione pubblica mondiale dovrebbe aver compreso che la democrazia non si esporta e cominciare a ragionare nell’ottica di un mondo policentrico. Ragionando su Iraq, Libia, Egitto, Siria e altri stati simili, dovremo aver capito che l’imposizione dei nostri valori alle altre culture, destabilizza intere nazioni, scatenando vendette terroristiche nelle nostre città.

Usando sano realismo, dovremo giungere alla conclusione che rovesciando il governo di Damasco, sostituiremo una criticabile democrazia con uno stato fondamentalista basato sulla legge islamica, che riporterebbe un paese moderno come la Siria al medioevo. Ovviamente in un sistema di quel tipo, cristiani, drusi, sciiti, yazidi e altri gruppi verrebbero duramente sottomessi dagli Islamici Sunniti. Contrariamente a noi che siamo pragmatici, irrazionalmente USA e Unione Europea continuano a sostenere i “terroristi moderati” in Siria, nascondendo il coinvolgimento di Turchia e Sauditi e il conseguente terrorismo in Europa.

Il sussiego dei nostri politici e mass-media nei confronti delle monarchie del Golfo e della Turchia, potrebbe essere giustificata dai massicci investimenti delle prime in occidente e dalle minacce di Ankara sull’apertura delle frontiere ai profughi, veri o presunti, diretti in Europa. Con quest’ultimo ragionamento, potremo giustificare le notizie fornite dalle stesse ONG spesso denunciate per gli abusi sessuali in cambio di cibo, oppure produttori di fake news come i “Withe Helmets”, figuranti di Al-Nusra che indossano l’improbabile uniforme dell’inesistente protezione civile volontaria siriana e smascherati da tempo.

Ciò che scarseggia in occidente sono reporter di guerra come Fausto Biloslavo, Gian Micalessin e pochi altri, che ci documentano a rischio di morte per mano dei “terroristi moderati”, perciò dobbiamo accontentarci dei reportage da Istanbul o Ankara di Lucia Goracci, che ci legge notizie di seconda mano e da fonti turche. Tra le fake news ci sono anche gli attacchi con armi chimiche da parte di Assad, diffuse dall’agenzia giornalistica di Al-Nusra, che trovano un’immediata diffusione da parte del mainstream occidentale.

Così, mentre ci si preoccupa della sorte dei civili a Ghouta-Est, puntando il dito contro Assad, si ignora che attorno al 26 febbraio, la coalizione a guida Statunitense massacrava 29 civili presso Deir Ezzor e altri venti durante il bombardamento USA sulla piccola città di Hajin [La Notizia QUI]. Sarebbe opportuno che i media, almeno quelli italiani, prendessero atto della denuncia della Caritas siriana sui missili e colpi di mortaio che cadono su Damasco da Ghouta e che abbiamo documentato nell’articolo del 25 febbraio scorso dal titolo: Denuncia Caritas, sulla Siria i media non raccontano la verità.

Volutamente viene ignorato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, che ieri ha accusato i “Terroristi Moderati” siriani di aver violato il cessate il fuoco, lo ha detto rivolgendosi al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite riunito a Ginevra: “I jihadisti trincerati [A Ghouta Est] continuano a bombardare Damasco, bloccando le consegne di aiuti e ostacolando l’evacuazione di quanti desiderano partire”. Di fatto, come ad Aleppo e Raqqa i jihadisti non consentivano l’evacuazione dei civili, lo stesso accade a Ghouta est, poiché i “Terroristi Moderati”, utilizzano i civili come scudi umani e a sostegno della propaganda anti-Assad.

Ecco dunque la vera ragione per la quale il mainstream occidentale chiede un cessate il fuoco con la scusa di soccorrere i civili, ma che darebbe respiro ai ribelli “Terroristi Moderati”. Le truppe governative appoggiate dagli alleati sciiti e dalle Forze Aerospaziali Russe, stanno applicando a Ghouta Est la stessa strategia che permise loro di liberare Aleppo, cacciando i ribelli “Terroristi Moderati”, formati in maggioranza non già da siriani ma da stranieri.

Le responsabilità occidentali del massacro, troveranno conferma storica tra molti anni, al momento, quanti di noi non si fanno influenzare da propaganda e fake news occidentaliste, hanno il dovere di svolgere il difficile compito di far trapelare la verità, a costo di apparire complottisti: lo stesso destino di Cassandra.

Luciano Bonazzi

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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