Sweden: In the No-Go-Zones there is afraid get out from the house/Nelle No-Go-Zones c’è paura a uscire di casa


Foto: ©www.accredited-times.com

I Residenti delle Zone soggette alla Sharia hanno paura a uscire di casa.

La Svezia è sull’orlo della guerra civile dalla scorsa estate, il capo della Polizia Svedese Dan Eliasson lancia appelli al governo, ma non trova alcun ascolto. Secondo gli ultimi rapporti dell’Intelligence, 200 formazioni islamiche gestiscono intere zone del Paese sottoposte alla Sharia, la legge islamica integralista. Le “Sharia No-Go-Zones”, sono salite dalle 55 del 2015 a 61, oltre a Malmö, Califfato Islamico di fatto e sono molto rischiose, sia per la polizia che s’è ritirata chiudendo perfino alcuni commissariati, che per i mezzi di soccorso.

Al momento, l’80% dei poliziotti svedesi dichiara di volersi dimettere, mentre la metà dei cittadini residenti in queste zone dichiara di vivere nelle paura e che non esce di casa dopo il tramonto a causa della dilagante violenza. Nell’aprile scorso le Poste Svedesi, hanno comunicato la sospensione della consegna a domicilio nelle “Sharia No-Go-Zones” a causa di minacce e aggressioni ai postini. A Malmö, di recente i jihadisti hanno appositamente incendiato due autovetture e quando sono arrivati ​​i pompieri per spegnere il fuoco li hanno attaccati con tecniche di guerriglia saccheggiando il veicolo e rapinandoli. La strategia degli estremisti è dunque quella di telefonare ai vari servizi di pronto intervento, attirarli nelle loro zone e attaccarli, facendo bottino di ciò che trovano.

Reportage di “60 Minutes”, programma televisivo della CBS, sulle Sharia No-Go-Zones in Svezia.

Questo genere di azioni, sono perfettamente riconducibili a tecniche di guerriglia, poiché va ricordato che la Svezia, ha sì attivato programmi di recupero sociale per i jihadisti di rientro dal Califfato Islamico, ma è una delle nazioni col maggior numero di Foreign Fighters arruolati da Isis e Al Qaeda. I terroristi svedesi partiti per la jihad, al 70% provengono dalle “Sharia No-Go-Zones” e secondo quanto dichiarato dai Servizi di Sicurezza Svedesi, attualmente sono: “…migliaia gli islamisti radicali in Svezia, mentre nel 2010 erano solo 200″. A fronte dell’emergenza, persino il Partito Moderato ha ammesso che i militari dovrebbero essere schierati in affiancamento alla polizia, quando questa risponde alle chiamate in queste zone.

Il terrore islamista sta colpendo scientificamente al cuore i cosiddetti miscredenti Svedesi, un esempio della minaccia costituita dalla Sharia alle nostre Costituzioni Democratiche.

Luciano Bonazzi

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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