Sochi Summit: meeting Putin, Assad, Erdogan, Rohani/ Incontro Putin, Assad, Erdogan, Rohani


Gli deve la salvezza della Siria: il Presidente Bashar Al Assad abbraccia il Presidente Vladimir Putin, che ricambia affettuosamente. Foto ©www.blic.rs

Il Vertice di Sochi, incontro tra Assad, Putin, Erdogan e Rohani

Lo hanno dipinto come massacratore di bambini siriani e lo hanno accusato di genocidio del suo stesso popolo. Contro di lui è stata scatenata una guerra micidiale, per rovesciarlo gli USA hanno creato e finanziato il sedicente Stato Islamico e inventato il Free Syrian Army, cioè l’Esercito Siriano Libero, accozzaglia di mercenari e briganti addestrati nelle basi USA-NATO in Giordania. Per screditarlo e gettargli fango addosso, Francia e Italia gli hanno sospeso le onorificenze conferitegli, per (presunta) indegnità.

Fermo immagine CNN

Anche l’establishment di Hollywood, quello di Harvey Weinstein e delle star radical-chic americane per intenderci, gli si è messo contro, premiando i Withe Helmets, figuranti di Al Nusra/Al Qaeda, travestiti da volontari di protezione civile e al soldo della CIA. Fosse stato il mostro dipinto dalla propaganda occidentale, sarebbe scappato con la cassa del tesoro e si sarebbe nascosto, magari nei Caraibi: invece è rimasto al suo posto!

Il presidente Putin ha creduto in lui, lo ha appoggiato e protetto militarmente e diplomaticamente, gli ha fornito aiuti umanitari assieme alla Cina, che per tutta la guerra è rimasta in seconda linea nel Mar Mediterraneo e a Gibuti, pronta a intervenire in caso di necessità. Infine, pochi giorni fa, il vertice sul Medio Oriente tenutosi a Sochi, in Russia meridionale, ha decretato la sconfitta dell’ISIS e la rinascita del paese, restituendo ad Assad la sua dignità.

Il giornalista ed esperto di Medio Oriente, Ouday Ramadan, ha commentato il vertice di Sochi in questi termini: ” In verità si tratta dell’annuncio della vittoria di un presidente, ch’è rimasto a resistere da circa sette anni, insieme al suo popolo e il suo esercito.
Questa vittoria viene valorizzata con l’incontro al vertice svoltosi con l’alleato russo sotto l’egida guida del Signor Presidente Vladimir Putin.
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Vertice di Sochi: Putin, Assad, Erdogan e Rohani garantiranno la stabilità mediorientale.

Tutti quanti sappiamo l’importanza della Siria per la Russia. Non si tratta di una alleanza momentanea. Qualche secolo fa, Caterina III diceva: “La Siria è la chiave della porta Russa”. Si tratta del vertice fra coloro che hanno sconfitto il terrorismo sul campo di battaglia, coloro che hanno debellato i gruppi terroristi armati in Siria. La battaglia sul campo è stata già vinta. Si tratta di sconfiggere qualche sacca di ribellione sparsa qua e là.

Si tratta del vertice della RICOSTRUZIONE della Siria. Un processo che verrà realizzato da coloro che hanno appoggiato la Repubblica Araba Siriana, con la Federazione Russa alla guida di questo processo. Si tratta del vertice per disegnare il processo politico del dopo guerra. Ci sono molti cambiamenti in questo senso. Partendo dalla vittoria di Aleppo, dall’appoggio russo dato a Erdogan durante il golp avvenuto due anni fa, passando per il ri-posizionamento del Qatar fuori dell’orbita saudita. Il Governo siriano ha teso la mano a tutte le fazioni oppositrici, lo ha fatto a Ginevra e altrove. In Siria si garantisce la legittima opposizione fatta con metodi legali e lontana dal terrorismo e dalla violenza importata dall’oscurantismo mondialista.”

Questo risultato lo si deve indubbiamente anche al presidente USA Donald Trump, il quale sembrerà pure un omone goffo e rozzo, ma certamente non è capace degli intrighi assassini del terzetto Obama-Hillary-McCaine e che da subito aveva annunciato il disimpegno USA in Siria.

Luciano Bonazzi

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Pubblicato da Luciano Bonazzi

Sono il Col. Luciano Bonazzi, mi occupo di varie tematiche scientifiche, tecnologiche e di cronaca. Ho scritto su vari blog, piattaforme e Magazine. / I'm Col. Luciano Bonazzi, I deal with various scientific, technological and news issues. I write on various blogs, platforms and magazines.

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